La pratica Südtirol è chiusa e anche la regular season del campionato di serie B. I verdetti sono definitivi e dicono che il Palermo è sesto e dovrà affrontare i playoff. Un piazzamento che di certo ha deluso le aspettative di molti tifosi che pensavano ad un campionato per i rosanero che sarebbe finito con la promozione diretta, stregati forse dalle potenzialità economiche di un gruppo come il City.
Considerando il finale in caduta di capitan Brunori e compagni, aver evitato, con una vittoria a Bolzano per 0 a 1, la prima di Michele Mignani, di farsi scavalcare dalla Sampdoria vincente a Catanzaro, è una grande conquista. Un vantaggio tutt’altro che irrilevante. Ad affrontarsi alla prima dei playoff, in una sfida secca entra/esci, saranno infatti proprio la sesta e la settima piazzata, ovvero Palermo e Sampdoria. Ma la migliore qualificata avrà il vantaggio di giocare in casa e di passare il turno anche in caso di pareggio. La gara si giocherà dunque al Barbera venerdì 17 maggio. Bando alla scaramanzia, perché quella della prossima settimana sarà una giornata da segnare in rosso sul calendario per i tifosi rosanero. Che poi giova ricordare che sarà venerdì 17 sia per il Palermo che per la Samp. Ma i rosa avranno uno stadio acclamante e colorato tutto per loro, i blucerchiati no. I genovesi per passare il turno dovranno per forza vincere, al Palermo basta non perdere.
Una prima finale che va vinta a tutti i costi. Contro il Südtirol qualche miglioramento a livello di attenzione e di determinazione in campo si è visto, ma non basta. Il Palermo, nonostante la vittoria di misura, ha mostrato ancora quegli alti e bassi e quei vuoti mentali improvvisi che ne hanno caratterizzato tutto il campionato. E ció non va bene. Con i playoff inizia un nuovo campionato. Tre finali, la prima secca, le altre due in andata e ritorno, da giocate col coltello fra i denti e con la massima concentrazione. Si profila la possibilità di andare in A nonostante le tante incertezze di quest’anno. I playoff, infatti, sono un nuovo inizio, un nuovo torneo. Serve resettare tutto e ripartire a testa bassa, come i tori, spinti dall’entusiasmo e dal calore che i tifosi di questa squadra sanno dare come pochi altri al mondo.
Resettare significa anche dimenticare ripartendo da zero. Dovranno farlo i calciatori e dovranno farlo i tifosi che, seppur encomiabili per presenza da record in casa e fuori e per l’incitamento costante alla squadra, dovranno dare il meglio di loro. Perché questo Palermo ha visibili limiti di tenuta mentale per tutti i 90 minuti. L’entusiasmo dei tifosi e l’incitamento, che quest’anno a dire il vero non sono mai mancati, devono colmarli.