Insufficienza multiorgano grave e trattamento totalmente intensivo per il sesto operaio coinvolto nella tragedia di Casteldaccia. Dal Policlinico di Palermo, dove l’uomo di 62 anni si trova rivoverato, spiegano che “se le condizioni, che restano molto gravi, si manterranno stabili con il supporto intensivo, si potrà iniziare un percorso di approfondimento strumentale e clinico dei danni subiti ai vari organi e apparati, con particolare riferimento a quelli vitali”.
Il 62enne è arrivato al polo universitario palermitano in fin di vita in elisoccorso. Presentava un avvelenamento da un gas, l’idrogeno solforato, e i suoi polmoni erano pieni di liquami, inalati in seguito alla caduta all’interno dell’impianto di sollevamento. Lì dove hanno invece perso la vita cinque suoi colleghi, quattro operai appartenenti alla Quadrifoglio Group di Partinico e un interinale dell’Amap.