Covid, in arrivo i vaccini aggiornati contro Omicron, ma vanno bene anche quelli disponibili

Gli esperti dicono che "non ci sono differenze sostanziali tra i richiami effettuati con i vaccini classici e quelli aggiornati, e che è bene tutelarsi il prima possibile con quelli che già ci sono"

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Gli esperti dicono che “non ci sono differenze sostanziali tra i richiami effettuati con i vaccini classici e quelli aggiornati, e che è bene tutelarsi il prima possibile con quello che c’è

L’Agenzia europea del farmaco, l’Ema, ha dato l’autorizzazione a due nuovi vaccini a mRna contro il Covid-19 aggiornati alla subvariante Omicron BA.1. Sono vaccini aggiornati alle ultime varianti Omicron BA.4 e BA.5 di Pfizer e Moderna. Il primo (Comirnaty) è stato autorizzato per le persone con più di 12 anni, il secondo (Spikevax) solo per gli adulti. Si tratta di dosi booster che possono essere somministrate 60 giorni dopo qualsiasi precedente vaccinazione anti-Covid. Questi vaccini garantiscono una doppia protezione: da un lato verso il ceppo originario del virus, quello di Wuhan, dall’altro verso la variante per cui sono stati aggiornati.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che le prime forniture dei vaccini aggiornati alla subvariante Omicron BA.1 arriveranno attorno alla prima decade di settembre. Lunedì 5 è prevista una riunione straordinaria della Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco (l’Aifa) per valutare l’autorizzazione dei nuovi vaccini nel nostro Paese.

È MEGLIO FARE SUBITO LA QUARTA DOSE, O ASPETTARE?

A questo punto ci si chiede se conviene fare subito la quarta dose con il vaccino attuale oppure se è meglio attendere il vaccino aggiornato a Omicron. La risposta degli esperti è unanime: il vaccino migliore è quello disponibile, soprattutto se si è over 60 e fragili. Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano spiega: “Ben vengano gli immunizzanti aggiornati, ma va chiarito che la comparsa di ulteriori varianti è sempre possibile e dunque dare eccessiva enfasi ai vaccini aggiornati è sbagliato: il messaggio per anziani e fragili è piuttosto quello di non aspettare e fare subito la quarta dose perché anche gli attuali vaccini sono efficaci, in primo luogo contro le ospedalizzazioni”.

L’infettivologa Antonella Viola è sulla stessa linea: “Non ci sono differenze sostanziali tra i richiami effettuati con i vaccini classici e quelli aggiornati. Quindi è bene tutelarsi il prima possibile con quelli che sono già in circolazione, soprattutto durante un picco di contagi come quello che c’è stato nei mesi passati”.

Appare chiaro, quindi, che in vista dell’autunno il richiamo è indispensabile, soprattutto per le fasce più a rischio. Cioè non bisogna indurre le persone in errore nel pensare che i vaccini aggiornati siano di gran lunga più efficaci dei vaccini già esistenti. Ogni vaccino disponibile è un buon vaccino per una quarta dose, ed il miglior richiamo è quello fatto, non quello posposto in attesa di uno dei nuovi prodotti. Almeno finché parliamo di quanto oggi disponibile, vista la sua altissima efficacia clinica contro tutte le varianti in circolazione.