Una gara quella contro l’Ascoli che ha messo in mostra notevoli limiti nel reparto arretrato del team di Eugenio Corini. Il Palermo soffre la velocità della manovra avversaria e dopo appena venti minuti dal fischio iniziale è già sotto per colpa di un errore difensivo di Nedelcearu. Il suo liscio in piena area inganna Pigliacelli che nulla può sul tap-in da due passi di Gondo. Illude il pareggio del solito Brunori che di testa in tuffo sigla il suo primo gol stagionale su azione tra i cadetti. Sul finire del primo tempo capolavoro di Gondo che lanciato in verticale da Buchel, con uno scavetto, supera Pigliacelli.
Nel secondo tempo ci si aspetta la reazione degli uomini di Corini ma è ancora l’Ascoli che affonda il colpo: il solito Gondo, imprendibile, approfitta della compassata e lenta difesa rosanero, si beve letteralmente Lancini con una finta di corpo e va a siglare il suo terzo gol della giornata.
Corini rivoluziona il Palermo mettendo in campo i nuovi acquisti Bettella, Stulac, Segre, Di Mariano e Stoppa. La differenza in campo si vede. La partita cambia, soprattutto dopo che Segre, appena entrato, di testa accorcia le distanze. È un Palermo volitivo ma ancora troppo poco organizzato e amalgamato che col cuore cerca di riacciuffare il pareggio ma che dietro continua a soffrire nonostante l’uscita dei due flop della giornata Lancini e Crivello. È solo grazie ad un po’ di fortuna e ad un fuorigioco di pochi centimetri che a Dionisi non viene convalidato il gol del definitivo tracollo. Ma la sconfitta arriva ugualmente, con un Ascoli che per la prima volta nella sua storia espugna lo stadio di Palermo. Nel finale da segnalare l’espulsione di Valente per doppia ammonizione.
RISULTATO FINALE 2 A 3
GONDO (A), BRUNORI (P), GONDO (A), GONDO (A), SEGRE (P)
PEGGIORI IN CAMPO: LANCINI E CRIVELLO
MIGLIORE IN CAMPO: VALENTE