Al culmine di una lite a Terrasini uccise Paolo La Rosa tagliandogli la gola con un coltello e dandogli due coltellate nell’addome. Per Pietro Mulè, responsabile dell’omicidio, arriva la condanna definitiva, quella della Corte di Cassazione, che ha deciso che l’assassino dovrà scontare in carcere 23 anni, 6 mesi e 24 giorni.
Ad inchiodare il giovane le telecamere di videosorveglianza poste nel luogo dell’omicidio. Il fatto avvenne dopo una serata alla discoteca Millennium di piazza Titì Consiglio. A rappresentare una prova anche un messaggio whatsapp di un testimone che raccontó ad un amico la scena.
“Arrivò sto Paolo La Rosa – si legge nel messaggio – e andò ad acchiappare subito a Filippo (cugino dell’assassino) dandogli quattro pugni in faccia. (Pietro) ha uscito quel coltello e gli ha tagliato la giugulare a giro a giro e due coltellate nella pancia”. Un’azione deliberata secondo i giudici, visto che Pietro Mulé era armato.