Dopo due settimane di chiusura forzata, ieri mattina il cimitero comunale di Villabate ha riaperto i cancelli ai cittadini. Una riapertura accolta con sollievo, dopo giorni difficili segnati dall’emergenza bare non tumulate, alcune delle quali, ricofanate in fretta e furia, avevano iniziato a fuoriuscire liquidi maleodoranti a causa del caldo. Il problema, che ha destato forte preoccupazione, è legato alla cronica mancanza di spazi nel camposanto e ai ritardi accumulati dal Comune nell’avvio dei lavori di ampliamento.
La situazione, seppur parzialmente normalizzata con la riapertura, rimane complessa. Il nodo delle sepolture non è stato sciolto: centinaia di salme attendono ancora una collocazione definitiva, e le famiglie continuano a vivere nell’incertezza e nella frustrazione. La comparazione con la tragedia del cimitero dei Rotoli di Palermo, che negli anni scorsi raggiunse livelli drammatici con 1.500 bare accatastate, torna inevitabile a segnare il dibattito.
L’amministrazione comunale, con il sindaco Gaetano Di Chiara e la sua giunta, è ora chiamata a imprimere un’accelerazione concreta ai progetti di ampliamento, dopo anni di rinvii e tentativi falliti, come il project financing ipotizzato durante la sindacatura di Vincenzo Oliveri e mai portato a termine.