venerdì, 20 Giugno 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

Ancora in bilico il futuro dei lavoratori

Vertenza Almaviva, si va avanti a promesse e proroghe Cigs

All’orizzonte ancora una proroga degli ammortizzatori sociali, ncora attesa carica di incertezze. Il futuro dei lavoratori Almaviva continua a essere sospeso tra promesse istituzionali e tavoli di confronto che si susseguono, mentre la scadenza della cassa integrazione si avvicina minacciosamente e i licenziamenti già avviati pesano come una spada di Damocle sull’intero bacino occupazionale.

Oggi, 20 giugno 2025 si è svolto un nuovo incontro presso l’Assessorato Regionale delle Attività Produttive, alla presenza delle sigle sindacali e con il coinvolgimento degli Assessorati della Salute e del Lavoro. Un appuntamento che si inserisce in un lungo e complesso iter di trattative sulla vertenza Almaviva, ma che, ancora una volta, sembra produrre più attese che soluzioni.

Durante la riunione, l’Assessore delle Attività Produttive ha annunciato un nuovo passaggio istituzionale: un incontro, previsto entro martedì prossimo, presso la Presidenza della Regione Siciliana, finalizzato a sollecitare direttamente il Ministro del Lavoro Marina Calderone per ottenere una proroga della cassa integrazione per l’intero bacino dei lavoratori coinvolti. Una misura ritenuta imprescindibile, almeno nell’immediato, per tamponare l’emergenza in attesa di una reale prospettiva di reimpiego.

Al contempo, si è annunciato l’avvio di un Tavolo tecnico previsto per il 26 giugno, dedicato al progetto di digitalizzazione, considerato uno dei possibili sbocchi occupazionali. Un’iniziativa che, seppur ancora in fase embrionale, viene presentata come parte integrante del percorso di rilancio per chi oggi vive una condizione di stallo forzato, tra cassa integrazione e timore di licenziamento definitivo.

Per quanto riguarda invece il progetto 116-117, il nuovo numero nazionale di pubblica utilità che dovrebbe raccogliere l’eredità del servizio 1500, è stato confermato che i lavori di preparazione delle due centrali operative di Palermo e Catania procedono secondo le tempistiche previste. Una notizia che, sebbene incoraggiante, non basta a placare la preoccupazione di chi vede il tempo scorrere senza che alcun contratto venga firmato, né alcuna certezza venga messa nero su bianco.

Le organizzazioni sindacali – SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL TLC – hanno ribadito con forza la drammaticità della situazione: la scadenza degli ammortizzatori sociali è ormai imminente, i licenziamenti sono già in corso e la prospettiva di una reale ricollocazione è ancora troppo vaga. La richiesta è chiara e univoca: servono atti concreti, garanzie occupazionali e una visione di lungo periodo che metta finalmente al centro i lavoratori.

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