PALERMO. In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità del 3 dicembre, l’associazione nazionale ParlAutismo e l’ENS – Ente Nazionale Sordi, sezione provinciale di Palermo, lanciano un messaggio comune rivolto alle famiglie, alle istituzioni e all’intera rete associativa. L’obiettivo è ribadire la necessità di unire le forze per garantire reali condizioni di integrazione, supporti adeguati e pari opportunità ai bambini e alle persone che vivono ogni forma di disabilità. Attraverso un video realizzato insieme le due realtà sottolineano come solo la collaborazione e l’ascolto reciproco possano dare voce a battaglie troppo spesso frammentate, restituendo dignità e presenza a chi rischia di essere lasciato indietro.
“In queste giornate è vero che dobbiamo fare degli appelli – dichiara la fondatrice di ParlAutismo, Rosi Pennino -, per avere più supporti, servizi e un processo d’integrazione reale all’interno dei luoghi della vita in cui le famiglie e le persone con disabilità si spostano e vivono. Però è anche vero che spesso tante battaglie non riusciamo a vincerle né ad avviarle perché all’interno del mondo della disabilità siamo divisi. Ogni disabilità porta in sé il suo peso e la sua diversità. Invece in questo 3 dicembre vogliamo ricordare con un appello che, al di là della diversità occorre restare uniti e portare avanti insieme obiettivi comuni. Che si tratti di autismo, sordità o di qualsiasi altra condizione di disabilità, occorre invertire la rotta e fare rete, unendo percorsi, strategie ed istanze. Per queste ragioni ho voluto lanciare attraverso la lingua dei segni un messaggio che ci unisse, a partire proprio dalla condizione del silenzio e quindi dalla necessità di trovare linguaggi comuni; un gesto simbolico forte, che vuole rimarcare l’appello all’unione tra di noi.”
“Le difficoltà sono tante, soprattutto per i bambini sordi nelle scuole – dichiara Cinzia Parisi, presidente dell’ENS, sezione provinciale di Palermo -. I bambini disabili sembra che siano sempre messi in disparte. Anche le famiglie è giusto che protestino. Non è possibile aspettare che un bambino sordo resti sempre indietro rispetto agli altri. L’Ente si impegna e ringrazia ParlAutismo per questa collaborazione. L’occasione del 3 dicembre è molto importante perché riteniamo che la partecipazione comune possa dimostrare la presenza di tutti noi in questo territorio.”




