Una donna ha rifiutato 4 miliardi di euro: «Il mio unico merito è quello di essere nata in quella famiglia ricca»

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Si chiama Marlene Engelhorn e ha rifiutato i quattro miliardi di euro che avrebbe dovuto ereditare dalla sua famiglia. Il suo nome e il suo volto dicono poco o nulla, ma questa giovane è l’ereditiera della Basf, il colosso della chimica che fattura circa ottantamila miliardi l’anno. La Basf è l’azienda che ha brevettato invenzioni come il colorante indaco, uno dei primi coloranti sintetizzati su scala industriale, e la tecnologia necessaria per i nastri magnetici. «No, grazie», è stata la risposta della donna, che ha 29 anni.

Ma dietro il suo gran rifiuto c’è qualcosa di più del capriccio di una ragazza ricca e viziata. «Questa non è una questione di volontà, ma di correttezza. Non ho fatto nulla per ricevere questa eredità. Questa è pura fortuna alla lotteria delle nascite e pura coincidenza. Non dovrebbe essere una mia decisione cosa fare con i soldi della mia famiglia, per i quali non ho lavorato », ha spiegato in una delle tante interviste rilasciate ai giornali tedeschi.

Ed ha confidato: «Non saprei cosa farmene di tutti quei soldi». Comunque ha accettato il 10%. Insomma, Marlene si sente in colpa: il suo unico merito è stato quello di nascere in una famiglia ricca, e ritiene moralmente sbagliato intascare tutti quei soldi senza aver lavorato neanche un giorno. Si sente immeritatamente una privilegiata e da tempo lotta contro la disuguaglianza sociale.

Ha fondato il movimento AGSteuersrechtigkeit, conosciuto in tutto il mondo come “Taxmenow”: riunisce gli eredi di grandi fortune che chiedono un aumento delle tasse sui grandi patrimoni. «Essendo una persona che ha goduto dei benefici della ricchezza per tutta la vita, so quanto sia distorta la nostra economia ─ ha detto Marlene ─. Non posso continuare a stare seduta ad aspettare che qualcuno, da qualche parte, faccia qualcosa», ha spiegato.