domenica, 30 Marzo 2025

La donna confessò il delitto chiamando al telefono la polizia

Uccise a Bonagia la figlia 43enne: 16 anni per Fanni Sisinia

I giudici della corte d’Assise di Palermo hanno condannato a sedici anni di reclusione Fanni Sisinia, la donna di 74 anni che il 9 gennaio 2024 ha ucciso la figlia Maria Cirafici, 43 anni, nel quartiere palermitano di Bonagia. L’omicidio è avvenuto mediante strangolamento con un cavo elettrico. La procura aveva inizialmente richiesto una pena di 25 anni di carcere, ma la sentenza finale ha stabilito una condanna inferiore.

L’imputata, difesa dagli avvocati Claudia Lombardo e Fabrizio Pizzitola, aveva subito ammesso le proprie responsabilità, fornendo anche una spiegazione delle dinamiche che avevano portato al tragico epilogo. Dopo aver compiuto l’omicidio, infatti, Fanni Sisinia aveva immediatamente chiamato la polizia per confessare il delitto. Gli inquirenti, giunti sul posto, avevano trovato l’abitazione in ordine, escludendo da subito che l’omicidio fosse il risultato di una lite improvvisa.

Secondo la ricostruzione dei fatti, la convivenza tra madre e figlia era diventata sempre più difficile, aggravata dallo stato di salute mentale di Maria Cirafici, che aveva sofferto di depressione e si trovava in una condizione di particolare fragilità. Dopo la separazione dal marito, la donna viveva con la madre, e la situazione familiare era diventata complessa e tesa.

Maria Cirafici omicidio Bonagia
Maria Cirafici

La sentenza ha tenuto conto delle ammissioni di colpevolezza dell’imputata e del contesto in cui si è consumato l’omicidio.

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