Il Consiglio comunale di Palermo ha dato il via libera definitivo al progetto in variante della seconda fase del Sistema Tram cittadino, approvandolo all’unanimità. Una decisione che segna un passo cruciale verso il completamento della rete tranviaria e che rappresenta una svolta per la mobilità urbana, con ricadute significative anche sulla vivibilità e l’accessibilità della città.
Il progetto, presentato dall’assessore alla Mobilità sostenibile Maurizio Carta, ha ottenuto il consenso di tutte le forze politiche grazie a un lavoro di concertazione svolto con la II Commissione consiliare urbanistica e mobilità. “È una grande vittoria per la città e un segnale forte di unità e visione comune sul futuro di Palermo”, ha commentato l’assessore.
Quattro nuove linee
La variante approvata riguarda 15 piccole modifiche urbanistiche, necessarie per il passaggio delle nuove linee del tram. Un passaggio tecnico fondamentale che consente lo sblocco dei fondi statali già assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: ben 730 milioni di euro, di cui 504 milioni già disponibili.
Le nuove tratte
- Tratta D: prolungamento della linea 3 da Stazione Orléans a Bonagia (9,375 km)
- Tratta E: prolungamento della linea 1 da Viale Croce Rossa a Mondello (20,835 km)
- Tratta F: prolungamento della linea 1 da via Duca della Verdura alla Stazione Centrale (9,380 km)
- Tratta G: estensione della linea 1 fino a Sferracavallo (5,520 km)
Priorità alle periferie e al rilancio urbano
La pianificazione dell’amministrazione comunale dà priorità ai collegamenti con le aree più periferiche, spesso penalizzate sul piano dei servizi. Tra questi, spicca la tratta che collegherà il centro cittadino allo Zen e quella tra Bonagia e la Stazione Centrale, strategica anche per la costruzione di un quarto ponte sul fiume Oreto. Un’opera che avrà anche un’importante funzione di protezione civile, come via di fuga in caso di emergenza.
Il progetto va ben oltre il semplice potenziamento della rete tranviaria: prevede interventi per l’allargamento dei marciapiedi, la creazione di piste ciclabili e l’ampliamento delle aree verdi. Si tratta di un piano integrato di rigenerazione urbana, che mira a trasformare radicalmente lo spazio pubblico.
“Con il tram – ha dichiarato Carta – vogliamo disegnare una nuova Palermo: più sostenibile, più accessibile, più equa. Una città in cui i quartieri sono finalmente connessi tra loro e le persone possono scegliere di muoversi senza dover dipendere sempre dall’auto”.
Per il sindaco Roberto Lagalla, “Il completamento della rete del trasporto pubblico di massa su ferro è una priorità di questa amministrazione, perché solo così si potrà offrire ai cittadini una reale alternativa ecologica ed efficiente all’uso dell’auto privata e consentire di connettere meglio tutti i quartieri della città, soprattutto quelli con il maggior numero di attività attrattive.
Dal nostro insediamento abbiamo lavorato con gli uffici, con la Regione Siciliana e con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e con il Ministero dell’Economia e Finanze per aumentare la dotazione finanziaria necessaria al completamento della rete del tram, per rimodulare i tempi di esecuzione dei lavori in modo da non perdere i finanziamenti già ottenuti e per risolvere le criticità che abbiamo riscontrato nel progetto complessivo e nelle impostazioni urbanistiche delle singole tratte. Continueremo l’azione per il reperimento di tutte le risorse necessarie al completamento del sistema tranviario”.