Nuovi, drammatici dettagli emergono sulla morte di Robcornelis Maria Huijben Uiben, il sub di 39 anni deceduto durante le operazioni di recupero del Bayesian, il veliero affondato a Porticello nell’agosto 2024. Secondo una prima ricostruzione, l’incidente sarebbe avvenuto nel momento più delicato dell’intervento: il taglio del boma, il grande braccio orizzontale dell’albero maestro.
Uiben, insieme ad altri sub esperti, stava cercando di smontare la struttura. Dopo un primo tentativo fallito con chiavi inglesi, la squadra è tornata sul fondale con un cannello subacqueo — una sorta di fiamma ossidrica progettata per lavorare in ambienti sommersi. È stato in quell’istante, subito dopo il taglio, che il boma avrebbe improvvisamente fatto da leva, generando uno spostamento repentino. Un pezzo di metallo o un altro componente strutturale avrebbe colpito Uiben con violenza.
Le telecamere subacquee che stavano registrando le operazioni si sono interrotte subito dopo l’incidente. È stato il segnale d’allarme che ha fatto scattare l’intervento dei colleghi e il successivo recupero del corpo, riportato rapidamente in superficie.
In banchina, a Porticello, si è radunato il personale della Guardia Costiera, mentre è arrivato anche il pubblico ministero Raffaele Cammarano, che segue da mesi l’inchiesta sul naufragio del Bayesian.