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mercoledì, 16 Ottobre 2024

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Tragedia di Porticello: per gli amanti del complotto è un intrigo internazionale

L'opinioneTragedia di Porticello: per gli amanti del complotto è un intrigo internazionale

Basta poco, una banale coincidenza, una morte per un malore improvviso, una voce sussurrata sui social per svegliare infinite tesi e cervellotiche ipotesi

La terra è tonda o è piatta? Due più due fa davvero quattro? Il Covid è un virus o un’arma creata in laboratorio? Cosa c’è sotto? Quale segreto ultramegagalattico ci nascondono i potenti della terra?

Il popolo dei complottisti (o per meglio dire, degli amanti dei complotti) è sempre all’erta. Basta poco, una banale coincidenza, una morte per un malore improvviso, una voce sussurrata sui social per svegliare infinite tesi e cervellotiche ipotesi. Sta avvenendo anche per la tragedia di Porticello. Un veliero che affonda “misteriosamente” nel bel mezzo di una tormenta, con tanto di tromba d’aria, si è trasformato per qualcuno in un vero e proprio intrigo internazionale.

Gli elementi per il giallo ci sono tutti. Per esempio che sull’imbarcazione c’era il ricco miliardario britannico Mike Lynch, uscito a sorpresa pulito da un processo che lo vedeva imputato contro una multinazionale. Lynch, a quanto pare, ha rapporti consolidati con l’intelligence israeliana.

Sul Bayesian c’erano anche un importantissimo personaggio della finanza statunitense. Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley Bank International e il legale di Lynch Chris Morvillo di Clifford Chance.

Come se non bastasse, pochi giorni fa, Stephen Chamberlain, coimputato di Lynch nel processo per frode relativo alla vendita della società di software Autonomy a Hewlett-Packard è morto in un incidente stradale nel Cambridgeshire. Chamberlain è stato investito.

Una serie di circostanze davvero incredibili che stanno solleticando le fantasie dei complottisti abituali ma anche di diverse testate giornalistiche che però, verosimilmente, ci marciano un po’.

Ma torniamo alla realtà e riflettiamo su alcuni punti che smontano in maniera netta l’ipotesi dell’attentato. La Bayesian è affondata intorno alle 4.15 mentre imperversava il maltempo. Numerose telecamere mostrano una vera e propria tormenta. Ci si aspettava un po’ di pioggia e maltempo in Sicilia, non di certo però una tromba d’aria a Porticello. Quindi, se di attentato si è trattato come suppongono gli amanti del giallo ad ogni costo, esso è avvenuto casualmente durante la tormenta o gli attentatori, i rambo dei servizi segreti, o chi per loro, hanno anche capacità paranormali tali da prevedere in anticipo il futuro e le calamità naturali?

Punto due: come hanno affondato il veliero? Nessuno dei testimoni ha parlato di esplosioni o spari, ma solo di un razzo segnalatore. E poi, da ciò che trapela, l’imbarcazione non ha falle e l’albero maestro è integro. Esclusi quindi, categoricamente, il lancio di una bomba, magari con un drone, o l’abbattimento con un’arma pesante, resta l’ammutinamento. Ovvero qualcuno che si trovava a bordo della Bayesian e che ha causato l’affondamento dall’interno. Però non stiamo parlando di un pedalò del lido di Baia Santa Nicolicchia ma di un veliero di 473 tonnellate, lungo 56 metri e largo 20, costruito con legno tek e alluminio. Praticamente una mini nave da crociera. Come avrà fatto questo ipotetico ammutinatore a mandarla a fondo?

E poi ci sono i superstiti e i testimoni. 15 persone sono state messe in salvo da un’altra imbarcazione, la Sir Vincent, che si trovava a poca distanza dalla Bayesian. Si tratta di un veliero molto più piccolo che, a differenza dell’imbarcazione di Lynch, aveva il motore acceso e non aveva àncore in mare. Dettagli che spiegherebbero già da soli perché un veliero è affondato e l’altro no. Ma a questi se ne aggiunge un altro, forse il più rilevante: il Bayesian aveva un albero maestro in alluminio di 75 metri, uno dei più grandi al mondo per questo tipo di imbarcazione, con un sartiame (cavi d’acciaio che tengono l’albero) enorme che crea una massiccia resistenza al vento. Per finire la questione testimoni: nessuno ha visto attentatori o ammutinatori. E nemmeno pirati fantasma.

In Sicilia sono stati inviati gli “Sherlock Holmes” britannici che collaboreranno con la Procura di Termini Imerese. Un altro elemento che ha mandato a nozze le teorie dei complottisti: “il Regno Unito vuole far luce su un intrigo internazionale e manda i suoi ispettori in Sicilia” – si sono detti. Oppure, ragionando in maniera più semplice, che per qualcuno probabilmente sarà una maniera semplicistica, la Gran Bretagna vuole vederci chiaro su un incidente che ha coinvolto un’imbarcazione che batteva la sua bandiera e che aveva a bordo un multimiliardario, quello che nel Regno Unito veniva considerato il Bill Gates inglese. Sembra tutto nella norma. Ma per qualcuno nemmeno la terra è tonda, quindi abbiamo smesso di meravigliarci.

La nostra, comunque, resta pur sempre un’opinione. Magari un giorno verrà accertata un’altra verità che dimostrerà che ci sbagliamo e che i fatti accaduti sono in realtà frutto di chissà quale cospirazione e che qualcuno, e non la tempesta, ha davvero causato l’affondamento del Bayesian. Ma al momento ciò appare davvero inverosimile e non è supportato da nessun indizio. Pertanto sarebbe cosa buona e giusta appigliarsi solo a fatti reali e non perdersi in fantasie e congetture che aumentano il dolore di chi ha perso i propri cari in questa terribile sciagura.

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