Una notte di festa si è trasformata in un incubo nella capitale della Repubblica Dominicana, dove tra l’8 e il 9 aprile 2025, durante un concerto del celebre artista di merengue Rubby Pérez, il tetto della storica discoteca Jet Set di Santo Domingo è crollato all’improvviso, provocando una delle peggiori tragedie mai registrate nel Paese. Il bilancio è drammatico: almeno 221 morti e oltre 260 feriti. Tra le vittime figura anche lo chef catanese Luca Massimo Iemolo, 48 anni, residente da poco a Santo Domingo.
Iemolo, sposato e padre di due figli, aveva intrapreso da pochi mesi una nuova avventura professionale ai Caraibi. Dopo gli studi all’Istituto alberghiero e una lunga carriera nella ristorazione, aveva accettato l’offerta di lavoro come chef presso il Sarah Restaurant, locale molto apprezzato nella capitale dominicana. Solo qualche settimana fa, a marzo, aveva condiviso sui social l’entusiasmo per questo nuovo inizio, scrivendo: “Si inizia a volare”.
La tragedia si è consumata intorno alle 00:44 ora locale, circa un’ora dopo l’inizio del concerto. Testimoni hanno raccontato scene di caos e panico, con centinaia di persone intrappolate sotto le macerie. Il locale era al completo, con una folla accorsa per ascoltare Rubby Pérez, rimasto anch’egli vittima del crollo. Nella strage hanno perso la vita anche figure di rilievo pubblico come l’ex giocatore di baseball Octavio Dotel e la governatrice della provincia di Monte Cristi, Nelsy Cruz.
Il presidente dominicano Luis Abinader ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, poi estesi fino al 13 aprile. In un gesto di vicinanza, ha visitato personalmente il luogo della tragedia, assicurando che sarà fatta piena luce sulle cause del disastro. Le ricerche dei soccorritori continuano per trovare gli altri dispersi.