martedì, 14 Ottobre 2025
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Sabato 18 ottobre alle ore 21, allo Zen, nella chiesa “San Filippo Neri”,  un momento di riflessione e preghiera

“Ti faccio fare la fine di Paolo Taormina”: frasi shock di un bimbo in una scuola dello Zen

Ti faccio fare la fine di Paolo Taormina”. Una frase agghiacciante, pronunciata da un bimbo di appena nove anni in un istituto del quartiere Zen, solleva e amplifica un’emergenza sociale e educativa che Palermo non può più ignorare. A raccontare l’episodio avvenuto in aula durante le ore di lezione, è stato un insegnante della scuola Giovanni Falcone. Il docente ha parlato accoratamente ai presenti durante il sit-in organizzato ieri davanti alla Prefettura, dove si è fermato il corteo di circa mille persone che hanno partecipato alla marcia contro la violenza e il degrado cittadino.

Il riferimento del piccolo alla tragedia di Paolo Taormina, il giovane di 21 anni ucciso con un colpo di pistola in testa nella notte tra sabato e domenica in via Spinuzza, è diretto e inquietante. Gaetano Maranzano, ma anche gli autori della strage di Monreale, vivono allo Zen: lo stesso quartiere in cui quel bambino cresce, respirando quotidianamente una cultura dove la violenza, più che essere condannata, sembra normalizzata.

Amo il mio lavoro, io provengo dallo Zen ma ormai nel quartiere il tasso di criminalità è fuori controllo – ha detto l’insegnante al microfono – Aiutateci, da soli non ce la possiamo fare. La metà dei bambini tenta ogni giorno di scappare dalla scuola o non si presenta affatto. C’è una situazione insostenibile”. Le sue parole sono state accolte da un lungo applauso.

Sabato 18 ottobre alle ore 21, allo Zen, nell’Atrio antistante la Chiesa “San Filippo Neri”, in via Fausto Coppi a Palermo verrà Paolo Taormina e gli altri giovani vittime di violenza verranno ricordati con un momento di raccoglimento preghiera organizzato dalla Curia di Palermo.

“Li porteremo al cuore, nei nostri cuori. Staremo insieme alla presenza di Dio. Accoglieremo e pronunceremo parole di vita, di mitezza, di pace, di cura. Perché dalle ceneri e dal sangue rinasca la Vita, ogni vita – scrive in un una nota l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice.

“Invitiamo – continua la nota – tutte le Istituzioni cittadine Civili, Militari, Scolastiche, Accademiche, Culturali e Religiose e, soprattutto, voi giovani che animate i luoghi di ritrovo della cosiddetta movida. Trascorriamo insieme un sabato sera alternativo. Scegliamo di esserci, di essere presenti in modo diverso nella Città, provocando, portando luce, esperienze costruttive, riscaldando i cuori perché ogni spazio cittadino sia il Centro e – conclude Lorefice – possa essere luogo di rinascita e non di devastazione e emarginazione”.

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