Svincolo Perpignano, Varrica: “Comune negligente, promesse vuote”

Il deputato regionale palermitano Adriano Varrica da due anni al fianco dei genitori di Agostino Cardovino, giovane vittima dell'attraversamento pedonale della circonvallazione di Palermo, altezza via Perpignano. Varrica (M5S):"Promesse e prese in giro di Lagalla, trasmessa diffida per avere un autovelox. Pronto ad andare in Procura."

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Uno svincolo pericolosissimo quello che attraversa viale Regione Siciliana all’altezza di via Perpignano. Lì nel 2020 perse la vita il giovane Agostino Cardovino. A distanza di 3 anni è rimasto pericolosissimo. Ad interessarsi del caso, da un paio di anni, è il deputato regionale Adriano Varrica che ieri ha inviato una nota agli organi di stampa:

“Da un anno e mezzo sollecitiamo il Sindaco Lagalla ad intervenire per mettere in sicurezza il pericoloso attraversamento pedonale di viale Regione Siciliana all’altezza di via Perpignano. Interrogazioni consiliari, una diffida, due incontri col Sindaco in presenza dei genitori di Agostino Cardovino, ultima giovanissima vittima di quel tratto stradale la notte tra il 20 e il 21 giugno 2020. Durante questi incontri sono stato testimone di promesse di intervento rivelatesi del tutto vuote. Mi vergogno, a posteriori, ad aver ascoltato quelle parole, ad aver assistito per ben due volte all’assoluta mancanza di rispetto a genitori che, nel proprio inconsolabile dolore, stanno onorando la memoria del proprio figlio, battendosi con generosità per evitare che altri possano vivere la medesima tragedia.

Poco meno di un anno fa ho trasmesso una diffida al Sindaco per mettere in sicurezza quel tratto di strada con tutte le misure necessarie, a partire dal posizionamento di un autovelox. Interventi facilmente realizzabili a costi irrisori, eppure nulla si è mosso. Prego di non doverlo mai fare ma se dovesse verificarsi un’altra tragedia andrò in Procura per depositare tutti gli atti che provano l’assoluta negligenza di Lagalla fino ad oggi. Non esiste nulla di più insopportabile delle Istituzioni che si battono il petto quando si verificano le tragedie e poi non muovono un dito quando possono evitarle”.