Il 13 agosto due imbarcazioni con a bordo migranti si sono capovolte in mare aperto, a circa 14 miglia da Lampedusa, in area Sar italiana. Il bilancio provvisorio è di almeno 27 vittime, tra cui anche una bambina, e diversi dispersi; una sessantina le persone tratte in salvo.
Secondo le prime ricostruzioni, i natanti erano partiti dalla costa libica. Le ricerche dei dispersi proseguono in coordinamento con i mezzi di soccorso in mare e con le autorità sull’isola.
Sulla tragedia interviene, lasciando una dichiarazione a LiveSicilia, il deputato regionale del Partito Democratico Nello Dipasquale, che richiama la coscienza pubblica a non voltarsi dall’altra parte: “Lo stesso mare di festa si è trasformato in cimitero per 27 persone. Basta indifferenza”. Il parlamentare avverte del rischio di assuefazione di fronte a stragi ripetute nel tempo e sollecita una risposta istituzionale all’altezza.
L’ennesimo naufragio riapre il dibattito su prevenzione, soccorsi e vie legali e sicure, mentre l’isola di Lampedusa, ancora una volta, regge l’urto umanitario e simbolico di una frontiera che continua a essere attraversata dalla disperazione.