Stadio Barbera, dalle origini agli anni d’oro: il cuore pulsante del calcio a Palermo

Lo stadio Renzo Barbera, originariamente inaugurato negli anni '30 come Stadio Littorio, rappresenta uno dei luoghi simbolo della città di Palermo e della sua squadra di calcio. Ce la racconta Palermo Rewind

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Negli anni ’30, il Palermo Calcio lasciava i campi improvvisati che avevano ospitato le sue partite fino ad allora. Prima il terreno Varvaro, soprannominato “u pantanu” per il suo stato fangoso, poi il Ranchibile nei pressi di Piazza Don Bosco. Ma la necessità di un impianto moderno e adeguato al crescente entusiasmo cittadino spinse il club a inaugurare una nuova casa: lo Stadio Littorio. Un nome mantenuto per 5 anni. Dal ’37 fino al’ 45, infatti, l’impianto fu rinominato Michele Marrone e dal ’45 stadio La Favorita. Solo nel 2002, la struttura di viale del Fante prenderà il nome dell’ex presidente del Palermo Renzo Barbera.

La costruzione completata nel ’32 fu affidata alla ditta Utveggio e Collura, famosa per la contemporanea realizzazione del Castello Utveggio, il prestigioso hotel belvedere sul Monte Pellegrino. Entrambi i progetti furono firmati dall’ingegnere Giovan Battista Santangelo, che diede vita a un’opera all’avanguardia per l’epoca.

Lo stadio era dotato di una tribuna coperta e di una gradinata, con una pensilina in cemento armato considerata estremamente innovativa. Dietro le porte, invece, non c’erano curve, ma semplici “posti prato”, una scelta spartana che caratterizzò i primi anni del nuovo impianto.

Stadio Renzo Barbera Palermo
Stadio Renzo Barbera Palermo

Il Mondiale del ’90: tra ambizioni e tragedie

Negli anni ’90, l’Italia ospitò i Mondiali di calcio, e Palermo sperava di ottenere uno stadio completamente nuovo. Si narra che il progetto dello Stadio San Nicola di Bari fosse inizialmente destinato proprio alla città siciliana, salvo poi essere trasferito in Puglia. Verità o leggenda metropolitana? Alla fine, si optò per un restyling del Barbera, che portò a lavori di ammodernamento significativi, ma anche tragici: durante la ristrutturazione, un incidente costò la vita a cinque operai. L’intervento trasformò lo stadio, ma comportò anche grandi cambiamenti urbanistici, con la demolizione di parte del quartiere Resuttana per creare nuove infrastrutture viarie.

Gli anni d’oro del Palermo: la Serie A e il museo

Nonostante le difficoltà, lo stadio divenne il palcoscenico di grandi momenti sportivi. Fu il Palermo di Guidolin, Corini e Toni a riportare finalmente la città in Serie A, regalando emozioni indimenticabili ai tifosi. Dal 2020, la storia del Barbera e del Palermo Calcio trova spazio nel Palermo Museum, un luogo dove tifosi e appassionati possono rivivere i momenti più iconici della squadra e della città.