“Col Palermo ce la siamo giocata alla pari”. Parola di Luca D’Angelo, allenatore dello Spezia.
Le dichiarazioni del tecnico dello Spezia, alla fine della gara persa col Palermo, hanno sorpreso più di un osservatore. “Il primo gol lo abbiamo subito su una punizione battuta da centrocampo, e per di più Palumbo non l’aveva nemmeno calciata bene. Anche il secondo nasce da un rimpallo fortunoso. È un peccato, perché ce la siamo giocata alla pari contro una squadra forte e non meritavamo di perdere”, ha detto l’allenatore ligure nel post gara. Parole che stridono con quanto visto in campo, dove il Palermo di Pippo Inzaghi ha offerto una prestazione nettamente superiore, meritando il successo per 2 a 1.
Al “Picco” i rosanero hanno mostrato maggiore qualità, ritmo e organizzazione rispetto a uno Spezia che solo a tratti è riuscito a rendersi pericoloso. Il vantaggio del Palermo è arrivato su una punizione battuta da centrocampo, un episodio che ha sorpreso la difesa ligure e il portiere Zoet. D’Angelo ha definito l’azione casuale, ma in realtà l’episodio ha premiato la prontezza dei siciliani, bravi a sfruttare una disattenzione avversaria.
La squadra di Inzaghi ha poi imposto il proprio gioco con personalità, gestendo il possesso e costringendo lo Spezia a rincorrere. I liguri hanno cercato di compensare la superiorità tecnica degli avversari con una partita molto fisica, spesso al limite del regolamento, commettendo numerosi falli che hanno spezzato il ritmo e acceso il nervosismo in campo. In più di un’occasione, il direttore di gara ha lasciato correre interventi al limite, alimentando le proteste della panchina rosanero. L’arbitraggio, infatti, non è stato impeccabile e ha contribuito a rendere la partita più tesa del previsto.
Il raddoppio del Palermo, arrivato nella ripresa dopo un’azione insistita in area, è stato letto da D’Angelo come frutto di un rimpallo fortunoso, ma anche in questo caso la manovra dei rosanero ha mostrato determinazione e presenza sotto porta. Solo nel finale i liguri sono riusciti a riaccendere la partita grazie a un calcio di rigore concesso per un fallo di mano ingenuo di Blin, che ha portato al 2-1. Un episodio che ha reso gli ultimi minuti più vibranti ma non ha mai messo davvero in discussione il risultato.
D’Angelo ha aggiunto di aver visto “una partita equilibrata, soprattutto nel primo tempo”, ma la sensazione generale è che il Palermo abbia avuto sempre in mano la situazione. La squadra di Inzaghi, compatta e ben organizzata, ha mostrato grande solidità difensiva, capacità di gestione e una superiore qualità nel palleggio.
Per il Palermo, quella del “Picco” è una vittoria meritata e significativa, che conferma la crescita del gruppo e la mano di Inzaghi, capace di dare identità e mentalità a una squadra che gioca con convinzione e coraggio. Per lo Spezia, invece, restano le recriminazioni e la necessità di ritrovare serenità e continuità, dopo una gara in cui le parole del proprio tecnico non trovano pieno riscontro nei novanta minuti giocati.