È stato arrestato dai carabinieri l’uomo di 39 anni ritenuto responsabile della sparatoria avvenuta la sera del 27 aprile in via Mozambico, nel quartiere Passo di Rigano. L’accusa è pesante: tentato omicidio.
Mentre a Monreale, quello stesso sabato sera, tre giovani venivano uccisi in un altro episodio di inaudita violenza, a Palermo un’intera famiglia rischiava la vita. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, tutto è cominciato al Borgo Vecchio, dove la figlia della compagna del 39enne lo avrebbe visto a bordo di un’auto in compagnia di altre donne. Da lì sarebbe scoppiata una lite: la ragazza avrebbe affrontato l’uomo, che a sua volta sarebbe sceso dall’auto e avrebbe iniziato a urlare contro di lei.
Solo l’intervento del fidanzato della ragazza ha evitato che il confronto degenerasse sul momento. Ma l’incubo era solo all’inizio: poco dopo, l’uomo si sarebbe recato sotto casa del giovane e, armato, avrebbe esploso una decina di colpi di pistola contro finestre, balconi e verande dell’abitazione, mettendo a rischio la vita dei presenti e danneggiando anche altre abitazioni.
I carabinieri, grazie alle immagini di videosorveglianza presenti nella zona, sono riusciti a risalire all’identità dell’aggressore. Dopo giorni di indagini, per il 39enne è scattato l’arresto.
“A quest’ora potrei essere al funerale di mio figlio – aveva scritto il padre del ragazzo su Facebook – e invece sento che lo hanno lasciato libero. Non mi fermerò finché non lo vedrò in carcere”.
