La scalata alla serie A continua. E’ questa la straordinaria notizia che arriva dal Renzo Barbera, in una serata assolutamente da incorniciare per gli uomini di Mignani e per lo stesso allenatore rosa.
Il Palermo visto contro la Sampdoria è forse la migliore squadra vista in questo campionato, per gioco, per strategia, per intensità e per volontà. Molto avranno fatto le motivazioni che in questo quarto di finale da dentro o fuori non potevano di certo mancare. Ma non era per nulla scontato che Brunori e compagni scendessero in campo con tale tempra. Anzi, in tanti, anche addetti ai lavori, temevano il contrario. E invece il Palermo c’è e questa vittoria convincente fa decollare le chance di promozione.
Bravo Mignani a sorprendere Pirlo. A sorpresa, l’allenatore rosa schiera Insigne dal primo minuto in un tridente d’attacco in cui Brunori agisce da punta esterna e Soleri da uomo boa in attacco. Le pennellate del capitano, come non mai al servizio della squadra, rischiano di far cappottare già nei primi minuti la Samp. Lì dove non arriva Insigne, che sbaglia il più facile dei gol, giunge un Diakitè in versione centravanti da sfondamento. La sua posizione come esterno di centrocampo, aiutato da un mobilissimo ma impreciso Insigne, consente al Palermo di avere una freccia micidiale al proprio arco. Dopo aver fatto male al SudTirol, l’ex ternano fa doppiamente male ai genovesi, condannandoli ad un’altra stagione in serie cadetta.
La difesa a tre che nessuno si aspettava quando Mignani ha sostituito Corini, sembra adesso dare i suoi frutti. E Marconi, subentrato a Ceccaroni uscito per un risentimento al muscolo della coscia, si adatta benissimo. Alla fine della gara di pericoli veri per l’attento e promettente Desplanches non se ne contano. Il Palermo può festeggiare un rotondo 2 a 0 e un passaggio importantissimo al secondo turno dei playoff che portano in serie A. I rosa affronteranno già lunedì, per l’andata della semifinale, il Venezia di Vanoli e di Joel Pohjanpalo, attaccante capocannoniere della B, che tanto male fece nell’ultimo scontro al Barbera. Si preannuncia un nuovo record di presenze nel tempio rosanero. Una spinta in più per affrontare con determinazione la sfida che porta all’ultimo step di un sogno che si comincia ad intravedere, come un miraggio, all’orizzonte dopo anni di sofferenze. Servirà vincere e soprattutto non prendere gol, per preservare la gara di ritorno al Penzo.