venerdì, 13 Giugno 2025

Osama e Fadi verranno ricoverati in ospedali italiani grazie al cuore di un'associazione e dei volontari

Una luce dalla Sicilia nell’orrore di Gaza: aiutati due bimbi in gravi condizioni

In mezzo al dolore e alla disperazione che da quasi due anni avvolgono la martoriata terra di Gaza, emerge una piccola storia di speranza e solidarietà. Un tentativo è in corso per salvare alcuni bambini gravemente malati, rimasti senza cure adeguate a causa del blocco che da mesi paralizza ogni forma di assistenza sanitaria nella Striscia.

Una vera e propria gara di solidarietà è partita, fatta di richieste, telefonate, suppliche, e-mail.
A raccontarci due di queste storie è la volontaria palermitana Elvira Dragonia Vernengo, vicepresidente di un comitato benefico, il Comitato Nour – Ama e Cambia il Mondo, che opera a titolo completamente gratuito per aiutare i bambini travolti dalle guerre.

Su segnalazione della presidente, la dottoressa Liliana Vernengo, Elvira si è interessata a due casi particolarmente gravi: Osama, un bimbo palestinese di 5 anni, gravemente denutrito e con pochissime probabilità di sopravvivenza; e Fadi, di 4 anni, affetto da una grave malattia cardiaca che richiede urgenti interventi specialistici.

Intorno a loro si è attivata una rete silenziosa ma potente, un tam tam pulsante di vita che ha coinvolto numerosi soggetti fondamentali per il successo di quella che è stata ribattezzata “Operazione salvezza bimbi”.

Tra i protagonisti: Roberta Achella, volontaria napoletana del Comitato; Angela Grasso, attivista e volontaria; Cristina Scalco, anch’essa volontaria del gruppo; e soprattutto Carmen Di Lauro, deputata del Movimento 5 Stelle, che si è spesa senza riserve per ottenere l’evacuazione dei bambini, malati e affamati.

Un volo militare italiano partito da Linate ha trasportato l’altra sera 17 piccoli pazienti verso una possibile salvezza. “Osama e Fadi verranno ricoverati in ospedali italiani, veri centri di eccellenza nella cura pediatrica – spiega Elvira Dragonia Vernengo -. Con la speranza che anche tutti gli altri bambini rimasti a soffrire possano essere salvati, e che si ponga finalmente fine all’assedio di una popolazione civile ormai stremata. La situazione sanitaria a Gaza – conclude – oltre all’orrore della guerra presenta altre gravissime criticità: ci sono soltanto aspirine, niente antibiotici né cibo. Si fermino subito i bombardamenti sui civili, specialmente bambini, vere vittime innocenti della pazzia degli uomini”.

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