Palermo si è svegliata oggi con un nuovo sfregio al proprio patrimonio artistico: una delle fontane storiche dei Quattro Canti, nel cuore del centro storico, è stata imbrattata con vernice spray. La segnalazione è stata effettuata questa mattina da una guida turistica e successivamente riportata dall’avvocato Riccardo Vinciguerra, che ha denunciato l’episodio richiamando l’attenzione sulle condizioni di incuria e sulla necessità di proteggere i monumenti cittadini.
Il raid vandalico, avvenuto in uno dei luoghi simbolo della città, ha immediatamente suscitato sdegno tra cittadini e operatori culturali. La fontana, parte integrante del complesso architettonico del XVII secolo che segna l’incrocio tra via Maqueda e via Vittorio Emanuele, è non solo un elemento decorativo, ma anche un tassello fondamentale dell’identità di Palermo.
Si attende l’intervento degli agenti della polizia municipale e personale tecnico per una prima valutazione dei danni e per verificare le modalità di rimozione della vernice sulle scale della fontana, senza compromettere le superfici in pietra. Si teme che l’operazione di pulizia possa essere delicata e costosa, come già accaduto in altri casi simili.
“Si tratta dell’ennesimo episodio che dimostra come questa città sia priva di adeguati controlli – dichiara il consigliere comunale del Partito Democratico, Fabio Teresi –. Vorrei capire come sia possibile imbrattare una fontana ai Quattro Canti senza che nessuno veda nulla. Il sindaco e il comandante della polizia municipale mettano in atto tutti gli sforzi necessari per garantire la sicurezza della città e dei suoi monumenti. Meno propaganda e più fatti concreti”.
Durissimo anche il commento di Riccardo Vinciguerra: “Noi cittadini siamo stanchi di subire il degrado che sempre più attanaglia il centro storico. Come è possibile che il luogo più frequentato e fotografato della città sia vandalizzato in questo modo? È giunto il momento di pretendere che i responsabili, a tutti i livelli, diano conto alla collettività e, se è il caso, lascino l’amministrazione a figure più competenti”.