“Santocielo”, don Mario ha cancellato il post su Ficarra e Picone

La trama e il post di Don Mario hanno sollevato veri e propri dibattiti tra i commentatori: dove tracciare la linea tra la satira e il rispetto religioso?

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Servirà a poco, visto che il suo post su facebook ha fatto il giro del web e dei giornali, ma don Mario Sorce, prete della chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Agrigento, dopo aver sparato una bomba che ha fatto il giro del web ha cancellato il suo messaggio su Ficarra e Picone. Aveva scritto che il loro nuovo film, che esce oggi nelle sale, è blasfemo. La decisione di cancellare il post potrebbe indicare una riflessione sulla sua posizione iniziale o la volontà di evitare ulteriori polemiche.

La trama di Santocielo propone un’assemblea dei cherubini che decide se eliminare l’umanità con un diluvio universale o inviare un nuovo Messia come ultima possibilità. La seconda opzione prevale, e un angelo di nome Aristide (Valentino Picone) si offre volontario per ingravidare una donna per far nascere sulla terra il nuovo figlio di Dio, sperando di guadagnare una promozione nel coro degli angeli.

La trama e il post di Don Mario hanno sollevato veri e propri dibattiti tra i commentatori: dove tracciare la linea tra la satira e il rispetto religioso dunque? Ficarra e Picone sono comici e fanno il loro lavoro, ovvero quello di fare ridere. Ma la rappresentazione di temi sacri, come spesso accade, non è ben accetta da tutti.

L’equilibrio tra la libertà artistica e il rispetto delle credenze religiose è sottilissimo, soprattutto in un paese come l’Italia in cui, forse per la presenza al suo interno dello Stato Vaticano e della sua forte influenza, in tanti non riescono a prendersi meno sul serio e a scrollarsi di dosso la classica frase “scherza coi fanti e lascia stare i santi”. Gente che probabilmente immagina Dio o altre figure sacre come figure rigide, suscettibili e integraliste, incapaci di farsi una risata se qualcuno ogni tanto si diverte a ironizzare su di loro.

“Fatevela ogni tanto una risata” – scrive qualcuno fra i commenti -. E forse non ha tutti i torti.

Una barzelletta su Dio, un film che scherza sul suo personaggio, senza trascendere in volgarità, non può essere blasfemo. È un film comico che puó far ridere o no. Punto. E forse anche da lassù qualcuno magari sorride per le paturnie di chi vede il peccato nelle banalità della vita quotidiana, in una barzelletta o in un film e non si cura, o non lo fa abbastanza, di altre cose reali e molto gravi che mettono a rischio l’umanità e l’essere umano. Forse un sorriso qualcuno da lassù lo avrà anche per Don Mario che prima ha scatenato “l’inferno” e poi ha cancellato tutto. “Dalla sera alla mattina”.