Riforma Accise: aumenta il prezzo del diesel, diminuisce la benzina

Attualmente, le accise sui carburanti ammontano a circa 62 centesimi al litro per il gasolio e 73 centesimi per la benzina. Boom dei pagamenti digitali

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L’Italia si prepara ad un nuovo assetto fiscale con il riordino delle accise sui carburanti e la crescente affermazione dei pagamenti digitali rispetto al contante. Il Governo ha dato il via libera a un’importante modifica del regime fiscale sui carburanti, mentre l’uso della moneta elettronica supera per la prima volta quello del contante. Due cambiamenti che testimoniano un’evoluzione nei consumi e nella gestione delle risorse pubbliche.

Accise: Diesel più caro, benzina più economica

Nel quadro della riforma fiscale, il Governo ha approvato il riordino delle accise, che porterà a un lieve aumento del prezzo del diesel e a una riduzione di quello della benzina. Attualmente, le accise sui carburanti ammontano a circa 62 centesimi al litro per il gasolio e 73 centesimi per la benzina. Con la nuova misura, il prezzo del diesel dovrebbe aumentare di 1-2 centesimi al litro, mentre quello della benzina scenderà nella stessa misura.

Questa modifica mira a rendere più equo il sistema, allineando la tassazione dei diversi carburanti secondo criteri di sostenibilità ambientale e compatibilità economica. Le maggiori risorse derivanti da questa riforma verranno destinate al trasporto pubblico locale, in linea con gli obiettivi del PNRR.

Pagamenti digitali: il contante perde terreno

Parallelamente alla riforma fiscale, l’Italia ha registrato un importante cambiamento nelle abitudini di pagamento. Per la prima volta, i pagamenti digitali hanno superato l’uso del contante.

Nel 2024, i pagamenti digitali hanno raggiunto un volume di 481 miliardi di euro, con un incremento dell’8,5% rispetto al 2023. Il contante, invece, è sceso al 41% delle transazioni complessive, mentre i pagamenti elettronici, soprattutto quelli contactless, sono cresciuti esponenzialmente.

Il boom del digitale è stato trainato in particolare dai pagamenti in negozio, che hanno raggiunto 291 miliardi di euro (+19%) grazie alla diffusione delle carte contactless e dei pagamenti tramite smartphone e smartwatch. Quasi 9 transazioni su 10 effettuate con carta avvengono ormai in modalità contactless, segno di un’abitudine sempre più consolidata.

Italia ed Europa: un confronto

Nonostante questo sorpasso, l’Italia arriva con un certo ritardo rispetto agli standard europei. Secondo la BCE, nella zona euro i pagamenti digitali rappresentano già il 48% delle operazioni, mentre il contante si attesta ancora al 39%. In termini di valore, le carte sono lo strumento più utilizzato (45%), seguite dal contante e dalle app di pagamento.

L’evoluzione del settore ha favorito anche la crescita delle società specializzate nei servizi di pagamento digitale. Nexi, ad esempio, ha registrato un incremento del 61% nei pagamenti tramite smartphone e smartwatch, contribuendo alla crescita complessiva del settore del 53% nell’ultimo anno.