Stanno moltiplicandosi le iniziative di gruppi di cittadini stanchi di vivere in un porcile. Sul piede di guerra i residenti di via Bari e via Venezia, fortemente penalizzati dalla disorganizzazione della raccolta differenziata.
Infatti questa vige nella zona pedonale di via Maqueda e non nelle strade confinanti, che sono diventate discariche a cielo aperto, alimentate da chi si rifiuta di rispettare le regole. Le strade sono piene di rifiuti perché, nonostante i cassonetti siano svuotati con frequenza dalla Rap, altrettanto frequentemente, notte e giorno, vengono riempiti dai commercianti della limitrofa zona pedonale, dove vige, in teoria, la raccolta differenziata.
Gli impiegati arrivano con i carrelli e svuotano i rifiuti, che la normativa vigente definisce “speciali” perché provenienti da attività commerciali e che dovrebbero essere conferiti a parte e non tra i rifiuti urbani. Viene scaricato di tutto, dai residui di pesce ai bidoni della birra svuotati, dai cartoni, ai contenitori di vetro e plastica. Tutto ammassato nei cassonetti e a terra.
Due giorni fa la Rap è intervenuta con le ruspe, ma dopo pochi minuti si é riformata la discarica, ad opera dei zelanti impiegati che trascinano bidoni e carrelli pieni di spazzatura. I residenti sono stanchi di subire questa situazione di estremo degrado, nonostante paghino la relativa tassa sui rifiuti. Chiedono soprattutto controlli, sanzioni e prevenzione, oltre che frequenti bonifiche e pulizia delle strade, incredibilmente sudice.