Il Consiglio Comunale ha approvato la ricapitalizzazione della RAP, l’azienda partecipata che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Palermo, scongiurando così il rischio di fallimento. Si tratta di un debito fuori bilancio fino a un massimo di 9 milioni di euro, destinato a risanare i conti della società e a garantirne la continuità operativa.
L’atto, esitato da Sala Martorana, prevede una copertura della somma in parte tramite il conferimento di immobili di proprietà comunale – tra cui la sede di piazzetta Cairoli e i Centri comunali di raccolta (Ccr) – e in parte con fondi liquidi. Nonostante le perplessità sollevate nei giorni precedenti, il voto favorevole dei 18 consiglieri di maggioranza, accompagnato dall’astensione di 8 consiglieri di opposizione, ha sancito il via libera alla manovra.
La decisione è arrivata sul filo di lana, considerando che la normativa imponeva di appianare le perdite entro quattro mesi, termine che sarebbe scaduto a gennaio. Il rinvio registrato nei giorni scorsi aveva fatto temere il peggio, ma con l’approvazione di ieri la RAP può guardare al futuro con maggiore serenità.
Giuseppe Todaro, presidente della RAP, ha espresso grande soddisfazione per l’esito positivo della votazione:
“Ringrazio il sindaco, la giunta e il consiglio comunale, oltre a tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente per raggiungere questo importante risultato. È una giornata cruciale per RAP, ma rappresenta solo l’inizio di un nuovo percorso. Mettendo in sicurezza i conti dell’azienda, possiamo ora pianificare interventi a lungo termine per modernizzare le infrastrutture, migliorare i servizi e rafforzare il nostro impegno verso la città”.
Todaro ha inoltre sottolineato come il voto del Consiglio rappresenti non solo un segnale di fiducia, ma anche una responsabilità per l’azienda:
“L’amministrazione ha dimostrato di credere in questo percorso. Ora tocca a noi lavorare con ancora più determinazione per ripagare questa fiducia e per offrire un servizio all’altezza delle aspettative dei cittadini di Palermo”.