Il progetto “Jail to Job”, promosso dalla Cooperativa Sociale Rigenerazioni Onlus e sostenuto dalla Fondazione San Zeno, continua a crescere e a costruire ponti tra il mondo del carcere e quello del lavoro. Nato nel giugno 2024, il progetto ha già prodotto risultati concreti in Sicilia e Campania, confermandosi come un modello innovativo di inclusione sociale e occupazionale.
A rafforzare ulteriormente la rete di collaborazione, è stato recentemente siglato un nuovo accordo con Ance Palermo (Associazione Costruttori Edili), che porterà all’apertura di nuove opportunità di formazione e inserimento lavorativo nel settore delle costruzioni, un ambito che può offrire reali prospettive di reintegrazione per chi, dopo un periodo di detenzione, desidera ripartire con un lavoro dignitoso.
“Questo progetto tiene conto di questioni importanti come la responsabilità sociale di impresa – dice il presidente di Ance Palermo Giuseppe Puccio – e siamo lieti di potere dare il nostro contributo ad un percorso di riabilitazione e reinserimento di chi ha pagato il proprio debito con la giustizia e vuole rifarsi una vita. Da tempo, inoltre, sottolineiamo quanto sia difficile trovare manodopera nel nostro comparto e l’accordo sottoscritto con la Cooperativa sociale Rigenerazioni onlus, ci darà la possibilità di andare incontro alle esigenze di tutte quelle imprese che cercano operai edili, già formati o da formare, che non è facile reperire sul mercato e dei quali c’è carenza”.
“Jail to Job” è un’iniziativa della Cooperativa Rigenerazioni Onlus, realizzata in partenariato con le cooperative L’Arcolaio e Lazzarelle, e in collaborazione con un’ampia rete istituzionale che comprende diversi istituti penitenziari della Sicilia e della Campania, tra cui la C.C. Pagliarelli Lo Russo, la C.R. Ucciardone Di Bona, la C.C. di Secondigliano, la C.C. Cavadonna di Siracusa, la C.R. Noto, la C.R. Augusta oltre ai Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria e agli UEPE di Palermo, Siracusa e Napoli.
L’obiettivo è creare un modello di politiche attive del lavoro dedicato al mondo carcerario, capace di mettere in dialogo il sistema penitenziario, quello imprenditoriale e il tessuto comunitario. Un percorso che parte dai bisogni individuali delle persone detenute per arrivare a generare un impatto positivo sull’intero contesto sociale.
Nel corso del primo anno di attività, Jail to Job ha coinvolto centinaia di persone e decine di aziende, dimostrando che il reinserimento lavorativo non solo è possibile, ma produce benefici reali per tutti. A Palermo, sono state profilate 62 persone detenute o in esecuzione penale esterna e realizzati 62 matching con aziende del territorio: 12 persone sono già state assunte e 8 hanno intrapreso tirocini di inclusione sociale. Le attività si sono svolte in stretta collaborazione con alcune associazioni di categoria, tra cui un ruolo fondamentale è stato svolto da Confesercenti Palermo e Lega Coop Sicilia.
A Siracusa, sono 54 le persone profilate e 151 gli incontri tra beneficiari e imprese, grazie anche al Jail Career day organizzato ad aprile, e 11 tirocini di inclusione già avviati. È stato inoltre siglato un importante accordo con il Polo Universitario Penitenziario dell’Università di Catania, per creare continuità tra formazione accademica e opportunità lavorative. Il progetto ha potuto contare sul sostegno di cinque associazioni di categoria, tra cui Confesercenti, CNA, Confcooperative e Lega Coop Siracusa.
A Napoli, l’azione si è concentrata sul lavoro con le donne detenute o in misura alternativa: 54 beneficiarie profilate, 40 matching con imprese e 6 tirocini di inclusione sociale, di cui uno già trasformato in contratto di lavoro. La collaborazione con la Cooperativa Lazzarelle – che ha visto crescere la propria attività di cleaning anche grazie all’accordo con Wonderful Italy – rappresenta un esempio virtuoso di come l’inclusione lavorativa possa diventare motore di sviluppo.
Nel complesso, nella prima annualità, sono stati attivati 26 tirocini di inclusione sociale, alcuni dei quali già sfociati in 17 assunzioni stabili. A questi si aggiungono oltre 110 aziende coinvolte, decine di incontri di mentoring, il Jail Career Day di Siracusa, Il Social Fest di Napoli, organizzati in collaborazione con istituzioni, Terzo Settore ed associazioni di categoria. Nella seconda annualità il progetto vede il rilancio del Consiglio di Aiuto sociale del Tribunale di Palermo, di cui la coop. Rigenerazioni è parte nella sua dimensione operativa, e la delibera di un Protocollo tra Rigenerazioni, l’Assessorato alle Attività Produttive e l’Assessorato alle Attività Sociali del comune di Palermo che rappresenta una base di collaborazione tra pubblico e privato volta alla definizione di percorsi strutturati per persone che afferiscono al sistema penitenziario.
“Jail to Job continua con grande slancio ed operatività a definire processi virtuosi di inclusione socio-lavorativa di persone in esecuzione di pena. – dice Nadia Lodato, coordinatrice del progetto Jail to Job – Trovare aziende sensibili e capaci di andare oltre il pregiudizio è complesso e trovare in questo ulteriore passaggio l’adesione di realtà importanti come Ance Palermo ci dà la forza di intervenire con grande impatto e fiducia su un settore importante del sistema imprenditoriale. Certi che sia fondamentale creare una sinergia tra sistema penitenziario e le imprese per favorire il benessere di tutta la comunità, il supporto delle associazioni di categoria è fondamentale”.