Forte preoccupazione tra le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate in forza all’Ufficio Territoriale di Palermo 2.
A darne notizia è la Uil Pubblica Amministrazione Entrate Sicilia che, nel corso di una riunione con i dipendenti, ha raccolto il disagio del personale in merito alla totale assenza di informazioni sulla futura sede dell’Ufficio, che sorge in via delle Croci.
“L’attuale contratto di locazione dell’immobile – spiega Raffaele Del Giudice, coordinatore regionale della UILPA Entrate, che ha preso parte all’incontro con il segretario generale della UILPA Sicilia Alfonso Farruggia, Giovanni Zimmardi e Angelo Campo della UILPA – giungerà a scadenza tra la fine del 2025 e i primi mesi del 2026, ma l’Amministrazione non ha fornito alcuna comunicazione relativa al trasferimento del personale”.
LAVORATORI IN STATO DI AGITAZIONE
“Un silenzio – prosegue – che genera profonda inquietudine poiché l’ormai probabile spostamento della sede avrebbe un impatto significativo sull’organizzazione di vita e sugli equilibri familiari dei lavoratori, che nel tempo hanno radicato i propri interessi nella zona attuale”.
Occorre ricordare che, già il 21 luglio scorso, la sigla sindacale, da sempre lungi dal volere creare qualsiasi forma di allarmismo, aveva formalmente chiesto chiarimenti sulla vicenda senza ricevere alcun riscontro.
“L’atteggiamento adottato – spiegano i dirigenti – non delude soltanto le legittime aspettative del personale, ma mina i principi di dialogo e trasparenza che dovrebbero costituire la base delle corrette relazioni sindacali”.
A destare apprensione e a preoccupare ulteriormente il sindacato è la circostanza che, nei locali di via Wilhelm Konrad Roentgen dove hanno sede la Direzione Regionale e la Direzione Provinciale di Palermo, siano in corso lavori e spostamenti di arredi che fanno ipotizzare un possibile trasferimento dell’Ufficio in quegli spazi, con conseguente ridimensionamento delle attuali condizioni operative.
Motivazioni che hanno indotto la UILPA a chiedere a Domenico Lodato, direttore provinciale di Palermo e alla direttrice regionale Sicilia Claudia Cimino, di fornire con urgenza risposte chiare e ufficiali.
Contestualmente, è stato proclamato lo stato di agitazione del personale.