martedì, 15 Aprile 2025

Aveva un cellulare in mano, forse per una live o per mandare un messaggio ai familiari

Paura al Baby Luna: uomo tenta il suicidio, salvato dai carabinieri e dai fischi di una donna

Momenti di tensione e paura questa mattina al Baby Luna di Palermo, nei pressi del Ponte Corleone, dove un uomo di circa 40 anni ha tentato di togliersi la vita scavalcando l’area di cantiere attualmente in fase di riqualificazione. Provvidenziale l’intervento di una donna che era seduta al bar: accortasi della situazione, ha iniziato a fischiare attirando l’attenzione del giovane, distraendolo in attesa delle forze dell’ordine che sono arrivate dopo pochi minuti.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo si trovava da solo vicino alla ringhiera del ponte, con il telefono cellulare in mano. Un dettaglio che fa pensare all’intenzione di riprendere in diretta il gesto estremo o di registrare un messaggio d’addio. Quando ha visto avvicinarsi i carabinieri, arrivati celermente, ha scavalcato la ringhiera con l’evidente intenzione di buttarsi, tentando di accelerare il gesto disperato.

Provvidenziale l’intervento dei militari, che con prontezza sono riusciti ad afferrarlo prima che fosse troppo tardi. L’uomo è stato messo in salvo e successivamente affidato alle cure dei sanitari del 118, che lo hanno trasportato in ospedale per accertamenti e supporto psicologico. Nel frattempo, il traffico in zona ha subito rallentamenti.

Si ricorda che c’è una linea verde sempre attiva alla quale rivolgersi per le richieste di aiuto. È “Helpline-Telefono giallo”, progetto per la prevenzione del suicidio realizzato dall’Asp di Palermo in collaborazione con l’Afipres Marco Saura, l’Associazione famiglie Italiane prevenzione suicidio. Al numero gratuito 800.011110 rispondono operatori qualificati e opportunamente formati. Dell’equipe fanno parte psicologi, sociologi, psicoterapeuti e tecnici della riabilitazione psichiatrica.

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