La consigliera comunale del comune di Palermo, Teresa Piccione, è la nuova segretaria provinciale del Partito Democratico. Sostenuta dalle aree che fanno riferimento a Stefano Bonaccini e Matteo Orfini, ha prevalso nel congresso chiuso ieri sera con 1.024 preferenze, pari al 55,59% dei voti, distanziando di 206 voti la sua sfidante Mari Albanese, consigliera dell’ottava circoscrizione e candidata dell’area Schlein. Albanese, sostenuta dal segretario regionale rieletto Anthony Barbagallo, ha ottenuto 818 preferenze (44,41%).
Con questa vittoria, Piccione prende il posto di Rosario Filoramo alla guida del Pd provinciale e conquista 56 seggi in assemblea contro i 44 della sua avversaria. A norma di statuto, l’assemblea provinciale dovrà riunirsi entro 15 giorni dal voto nei circoli.
Il contesto regionale: tra vittorie scontate e ferite aperte
Il congresso palermitano si è svolto sullo sfondo di un clima ancora teso a livello regionale, dove la rielezione di Barbagallo – candidato unico alla segreteria siciliana – ha lasciato molte fratture. La mancata possibilità di svolgere le primarie aperte, decisa a gennaio e fortemente contestata dalle aree riformiste, ha portato all’assenza di candidati alternativi e a una serie di ricorsi interni. La commissione regionale di garanzia, già colpita da dimissioni in segno di protesta, ha trasmesso i fascicoli a Roma, dove la direzione nazionale dovrà valutare il rispetto delle regole congressuali.
La polemica si è riaccesa anche sui numeri finali del congresso regionale. Su 16.500 aventi diritto, hanno votato in 9.500 (61%),
Le nuove segreterie provinciali: dominio dell’area Schlein
A livello territoriale, i risultati delle segreterie provinciali confermano la supremazia dell’area Schlein in Sicilia, nonostante le due eccezioni rappresentate proprio da Palermo e Agrigento. Oltre a Teresa Piccione, infatti, solo Francesco Cacciatore ad Agrigento è riuscito a imporsi con il sostegno dei riformisti. Per il resto, il nuovo assetto vede Angelo Curciullo a Ragusa, Giuseppe Pappalardo a Catania (che ha battuto Francesco Siracusano), Valeria Battaglia a Trapani e Renzo Bufalino a Caltanissetta. Nei mesi scorsi si era già votato a Siracusa, Enna e Messina, dove si sono affermati altri tre nomi dell’area Schlein: Piergiorgio Gerratana, Katia Rapè e Armando Hyerace.