sabato, 3 Maggio 2025

Antonino e Leonardo Failla, di 30 e 42 anni, si sono costituiti presso la caserma dei carabinieri

Partinico, arrestati i presunti assassini: la nuova versione dell’omicidio

Partinico è sconvolta dal drammatico gesto di violenza di ieri che ha portato alla morte di Gioacchino Vaccaro, un fruttivendolo di 46 anni, vittima di un feroce pestaggio. I fratelli Antonino e Leonardo Failla, di 30 e 42 anni, si sono costituiti ieri sera presso la caserma dei carabinieri della città e sono ora in stato di fermo. Sarebbero loro gli autori del folle gesto. L’accusa è di omicidio.

Secondo le prime ricostruzioni, la tragedia sarebbe scaturita da una banale lite stradale. Secondo la nuova versione, Vaccaro si trovava a bordo della sua auto con la moglie e il figlio minore. Giunti in via Frosinone sarebbe stato superato dall’auto dei fratelli Failla. Durante il sorpasso, sembra che Vaccaro abbia espresso un gesto di stizza e suonato il clacson, scatenando l’ira degli aggressori. Le due vetture si sarebbero fermate, dando inizio a una violenta rissa, culminata nel pestaggio fatale. “Ci siamo difesi – avrebbero dichiarato i due fratelli agli inquirenti”.

L’aggressione, avvenuta in largo Avellone, nei pressi del negozio “I sapori della Natura”, di proprietà di Vaccaro, sarebbe stata ripresa da alcune telecamere di sorveglianza installate nella zona. Le immagini sono ora al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando di ricostruire nel dettaglio la dinamica dei fatti.

Alla fine della violenta lite, Vaccaro e la sua famiglia sarebbero tornati a casa. Ma il 45enne non stava bene. Aveva dolori al petto e alla testa. I familiari lo hanno dunque condotto d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Partinico, dove è morto in tarda serata.

La Procura di Palermo ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima per determinare con precisione le cause del decesso, che potrebbe essere avvenuto a seguito di una grave emorragia interna.

Anche il figlio di Vaccaro, 17enne, è rimasto ferito durante l’aggressione, ma non è in pericolo di vita.

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