Palermo continua a fare i conti con atti di vandalismo che colpiscono i simboli della memoria e della lotta contro la violenza di genere. La panchina rossa dedicata a Lia Pipitone e Rosanna Lisa Siciliano, due donne vittime di femminicidio, è stata nuovamente danneggiata. Questa volta la targa commemorativa è stata imbrattata e le targhe degli alberelli di Jacaranda, piantumati in loro onore, sono state sottratte.
Non è la prima volta che l’area di via Ammiraglio Rizzo, divenuta presidio del contrasto alla violenza di genere, subisce atti vandalici. Solo qualche mese fa, la stessa panchina era stata divelta e abbandonata sulla strada, per poi essere ripristinata grazie all’intervento della Caserma dei Carabinieri Le Falde.
Un attacco alla memoria e al rispetto
L’Ottava Circoscrizione del Comune di Palermo e l’Associazione Millecolori Onlus, promotrici dell’iniziativa che ha portato all’installazione della panchina rossa e alla piantumazione degli alberi, condannano fermamente l’accaduto.
“Questi episodi ci confermano l’importanza di attuare politiche giovanili capaci di affermare valori educativi quali la gentilezza e il rispetto”, ha dichiarato Marcello Longo, presidente dell’Ottava Circoscrizione, sottolineando l’impegno dell’amministrazione nel ripristinare quanto danneggiato.
Anche Mari Albanese, presidente della Commissione Cultura della Circoscrizione, ha espresso amarezza ma anche determinazione:
“Abbiamo riqualificato uno spazio dimenticato della nostra città. È una storia bella, di una Palermo che vuole riappropriarsi della memoria e che nessun atto vandalico riuscirà a cancellare”.
Un segnale di resistenza e impegno collettivo
L’Associazione Millecolori Onlus, attraverso la voce di Adriana Argento, ribadisce che il lavoro di sensibilizzazione non si fermerà:
“Questi simboli di legalità e rispetto saranno ripristinati. Non ci scoraggiamo e trasformeremo questo ostacolo in un’opportunità di crescita collettiva”.