martedì, 5 Novembre 2024

Palermo, truffa da 200mila euro alle suore: denunciato volontario di una Rsa

CronacaPalermo, truffa da 200mila euro alle suore: denunciato volontario di una Rsa

L'uomo ha dirottato tali risorse per i propri fini, accumulando negli anni una cifra significativa

Un volontario, incaricato della gestione finanziaria di una casa di riposo gestita da un istituto religioso femminile, è stato denunciato per aver sottratto ingenti somme di denaro. L’uomo, secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, avrebbe utilizzato circa 200.000 euro destinati alla struttura per scopi personali, come l’acquisto di auto, moto e la ristrutturazione della propria abitazione. È adesso accusato di appropriazione indebita.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Palermo e condotte dai finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza, hanno evidenziato come l’uomo, un palermitano di cui non è stato reso noto il nome, abbia approfittato del ruolo di fiducia conferitogli dalla direttrice della comunità di suore. Come volontario all’interno della casa di riposo, aveva accesso a fondi destinati alla gestione quotidiana della struttura e al benessere degli ospiti. Tuttavia, invece di utilizzarli per i bisogni dell’istituto, l’uomo ha dirottato tali risorse per i propri fini, accumulando negli anni una cifra significativa.

Le indagini della Guardia di Finanza

Il comportamento fraudolento del volontario è stato scoperto dai finanzieri del secondo nucleo operativo metropolitano del gruppo di Palermo. Attraverso un’accurata analisi della documentazione bancaria e l’interrogatorio di testimoni, le Fiamme Gialle hanno ricostruito il percorso dei fondi sottratti, individuando l’ammanco totale di circa 200.000 euro. Il denaro, secondo quanto emerso, sarebbe stato sottratto alla madre superiora della comunità e a due consorelle.

Il lavoro di indagine è stato lungo e complesso, ma la Guardia di Finanza ha potuto far luce su una pratica illecita protrattasi per almeno due anni. La manipolazione dei fondi è stata scoperta grazie a una serie di controlli incrociati sulle transazioni bancarie e ad altre prove raccolte durante l’indagine.

Il volontario è stato denunciato per appropriazione indebita e ora dovrà risponderne davanti a un giudice.

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