Il Palermo ha vinto contro lo Spezia, una squadra che in queste 12 partite di inizio campionato non aveva lasciato molti punti per strada ed era finora imbattuta. Un secco 2-0 grazie alla rete nel primo tempo di testa di Baniya e ad un autogol di Wisniewski. Il Palermo ha vinto e siamo tutti contenti ma, francamente, continuiamo a non comprendere certe scelte di Dionisi, soprattutto sui cambi effettuati.
Mandare in panchina tutti i titolari nel secondo tempo è una prassi che va bene in una gara amichevole. Ma non puoi privarti in una partita ufficiale, delicata come quella contro lo Spezia, di cinque elementi contemporaneamente come Henry, Di Francesco, Verre, Insigne e Ranocchia. Henry e Di Francesco, tra l’altro, Dionisi li ha fatti uscire, sostituendoli con Le Douaron e Lund sul risultato di 1 a 0.
Fortunatamente San Wisniewski ha siglato il 2 a 0 nella sua porta e ha messo a sicuro il risultato, ma da quel momento in poi la partita è passata nelle mani dello Spezia che, fortunatamente, non ne ha approfittato.
Una vittoria che fa morale e che accorcia le distanze dal Pisa secondo, ma non si può nascondere la polvere sotto l’armadio: questa squadra ha grosse difficoltà a concretizzare la grande mole di gioco che produce e l’unico giocatore che potrebbe risolvere il problema, quel Brunori che in tre stagioni ha segnato più di 60 gol, rimane in panchina. Anzi, se proprio dobbiamo dirla tutta, oggi per 40 minuti è rimasto a bordo campo a riscaldarsi. Inutilmente, perché Dionisi, che a questo punto dovrebbe spiegare in maniera trasparente perché ha deciso di escludere dal suo progetto l’attaccante, non gli ha fatto giocare nemmeno gli ultimi scampoli di gara. Il fatto che non si alleni come si deve, infatti, sembra più una scusa. Brunori è alla quarta stagione col Palermo e finora è sembrato tutt’altro che uno scansafatiche. Se davvero non si allena più o si allena poco, esiste un caso Brunori. Un’involuzione che va spiegata, perché l’attaccante del Palermo è tra i più ambiti della serie B e ha richieste anche in A. Vederlo relegato in panchina e non avere un titolare da doppia cifra in campo, è davvero un incredibile paradosso.