Un Palermo coprofafgo – così, anche se in maniera più colorita, l’aveva definito Corini in fase di conferenza pre-match – non cambia sostanzialmente menu al Liberati di Terni, pareggiando per uno a uno contro la penultima in classifica. I rosanero sprecano il vantaggio di un gol, il vantaggio di un uomo per oltre un quarto d’ora nel finale e il vantaggio di aver passato due settimane a scervellarsi su come tornare al successo dopo una quaresima troppo lunga. Poco male: il tecnico rosanero conosce se stesso, ha consapevolezza e sa distinguere tra critiche costruttive ed altre pretestuose. Aggiungiamo, inoltre, che Lund ha un bellissimo nuovo taglio di capelli. Tutto a posto, dunque.
Neanche venti secondi gioco e subito un retropassaggio di Mateju mette Falletti nelle condizioni di battere a rete: Pigliacelli devia in calcio d’angolo. Inizio thrilling, non c’è che dire. L’inerzia iniziale è tutta umbra con il Palermo che si fa vivo dalle parti di Iannarilli al 12° con un tiro di Mancuso respinto in angolo dal portiere rossoverde. Ancora Falletti, al 20°, imbuca per Raimondo: Pigliacelli respinge e Lund si immola su un tiro a colpo di sicuro sempre dell’ex rosanero. La partita è equilibrata e ricca di calci d’angolo. Su uno di questi Lucioni sblocca il match: gol e niente esultanza per lui, ternano di nascita. Le ‘fere’ accusano il colpo ed il Palermo ha prima con Lund e poi con Brunori (traversa di sinistro da due passi) le occasioni per radddoppiare. La Ternana riprende coraggio e Pigliacelli è costretto al miracolo su un colpo di testa di Casasola su corner. Si va al riposo con il Palermo in vantaggio.
Invariati i 22 che iniziano la seconda frazione. Dopo un primo quarto d’ora dove non c’è né il forcing umbro per rimetterla in pari, né la furia del Palermo per tentare di chiuderla, la prima occasione è della Ternana con Di Stefano al 59° che, lanciato da Raimondo, prova un diagonale in corsa che finisce di poco a lato. Gli umbri sembrano più in campo ed al 63° c’è tanto lavoro per il VAR: Casasola la mette dentro, l’arbitro annulla ma viene richiamato dalla regia e – dopo aver controllato la posizione dell’assist-man Lucchesi – concede il gol ai rossoverdi.
Primi cambi. Inizia Breda con Pythia per De Boer al 68°, risponde Corini due minuti dopo con Segre, Henderson e Buttaro che prendono il posto di Stulac, Coulibaly e Mateju.
Superiorità numerica rosanero per l’ultimo quarto d’ora del match: l’ex Corrado prende il secondo giallo e lascia la Ternana in dieci uomini. Corre ai ripari Breda che sostituisce poco dopo Di Stefano con Celli. Risponde Corini con Valente per Di Mariano e al minuto 85 con Aurelio per Lund. Infine, ultimo slot per Breda con Favasuli per uno sfinito Casasola. Per Iannarilli solo ordinaria amministrazione fino alla fine tranne che per una fiammata di Brunori al 92° in un nanosecondo stoppa e tira: palla di poco a lato. Non c’è più tempo: il Palermo che si è guardato negli occhi per due settimane non va oltre la Ternana.