Una bisca clandestina ben organizzata, mascherata da negozio di articoli per la casa cinese, è stata scoperta a Palermo dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza.
Tutto è partito da una serie di appostamenti e osservazioni effettuati nelle ore serali e notturne nei pressi di un esercizio commerciale, la cui insolita affluenza nel weekend aveva insospettito gli investigatori. In particolare, è stata notata la presenza costante di avventori che, prima di entrare, si facevano riconoscere da una telecamera installata accanto alla saracinesca. Quest’ultima veniva sollevata solo per pochi secondi, giusto il tempo di consentire l’ingresso, per poi richiudersi immediatamente.
Grazie a uno stratagemma, i militari sono riusciti a entrare nel locale approfittando dell’uscita di alcuni clienti. Una volta all’interno, hanno trovato una prima sala allestita come normale punto vendita di prodotti per la casa, ma superata una tenda con un cartello di “divieto di accesso”, è emersa la vera natura del luogo: una sala da gioco illegale perfettamente funzionante.
Attorno a due tavoli verdi, tredici persone erano impegnate in partite di poker e nel gioco del “Mahjong”, antica disciplina ludica profondamente radicata nella cultura cinese. Sul posto sono stati rinvenuti dadi, fiches, tessere da gioco e mazzette di denaro contante. Una grande cassetta di legno fungeva da “cassa”, con oltre 15 mila euro al suo interno.
Presenti anche una macchina conta-banconote professionale e un sistema di videosorveglianza sofisticato, dotato di rilevamento facciale per monitorare costantemente l’attività ai tavoli.
Le indagini hanno rivelato che i frequentatori della bisca provenivano non solo da Palermo ma anche da altre province siciliane. L’operazione si è conclusa con la denuncia a piede libero dei tredici presenti, tra cui il titolare dell’attività commerciale, e il sequestro del denaro e di tutto il materiale utilizzato per il gioco illecito.