Un tempo c’era “l’urlo di Chen a terrorizzare l’occidente”. Oggi, invece, è l’urlo di Pohjanpalo a mandare al manicomio le difese della cadetteria. La cosa più bella è che adesso lo fa con indosso la maglia del Palermo. Che bellezza, baby!
Oggi la vittoria rosanero arriva come e contro chi non ti aspetti. Il Palermo asfalta il Sassuolo giocando un partita quasi perfetta, infliggendo ben cinque gol alla capolista. Mattatore dell’incontro – neanche a dirlo – proprio quel signore finnico chiamato Joel Pohjanpalo con una tripletta da urlo. Hanno completato l’opera un autogol e una rete di Jacopo Segre. Di Pierini, Moro e Obiang i gol del neroverdi. Palermo batte Sassuolo cinque a tre: sipario!
Il primo tempo del Palermo è un sogno ad occhi aperti. I rosanero dal primo al quaranticinquesimo aggrediscono, pressano, dribblano, difendono, attaccano e… segnano. Sì, addirittura tre belle biglie in buca d’angolo. Con quel diavolo scandinavo di Pohjanpalo che sigla il primo ed il terzo gol e induce all’autogol Tolian su cross di Segre. Ok, il Sassuolo più volte ha testato i riflessi di un imperturbabile Audero, ma questa prima frazione giocata oggi dai rosanero rasenta la perfezione. Avremmo preferito centocinquanta minuti di recupero per non affrontare gli spettri dei secondi tempi della squadra di Dionisi, Maresca ne concede solo uno e non ci resta che compiere tutti quei gesti apotropaici che conosciamo per esorcizzare eventuali pericoli.
Inizia la seconda frazione. Il Sassuolo parte forte, i rosa rispondono colpo su colpo e tutte le scaramanzie messe in campo all’intervallo trovano il loro esito dopo neanche dieci minuti. Di mezzo c’è sempre il caschetto biondo che fa impazzire il mondo e su un rimpallo la palla arriva sul sinistro di Segre: pam! e palla alle spalle di Moldovan. Palermo quattro, Sassuolo zero. Due brutte notizie: si fa male Ceccaroni e Pierini segna il gol numero uno per la squadra di Grosso. Ma siamo al 74° cosa vuoi che succeda? Quaranta secondi ed il Sassuolo raddoppia con Moro! E allora riprendiamo con forza e vigoria finnica i riti apotropaici svolti a fine primo tempo. Crediamoci o no, ma mentre siamo sul più bello dello strofinio vario ed eventuale, ecco ancora il testone finnico che scaraventa il terzo pallone di giornata alle spalle del portiere del Sassuolo. E pensiamo di aver sentito chiaro e nitido un urlo in finlandese stretto, anzi strettissimo: “anna minulle tämä pallo!”.
Impieghiamo un po’ per capire cosa significhi e, mentre siamo su Google Translate per cercare la traduzione, nel frattempo Obiang porta la capolista ancora a meno due. Ci sono ancora azioni da entrambe le parti, la gara è altamente elettrica, ma – com’è, come non è – il Palermo stavolta rimanda al mittente il tentativo di rimonta degli avversari.
Palermo in piena griglia playoff e col Catanzaro nel mirino. Il prossimo match contro il Bari al San Nicola potrebbe essere determinante per il piazzamento finale della regular season. Cominciamo fin da adesso ogni rito utile a finire la stagione in maniera diametralmente opposta a come è stata vissuta fin qui da tutti i tifosi rosanero.