Contro la Sampdoria il Palermo è ad un bivio: puntare alla zona play-off, dando un preciso segnale di presenza alle dirette concorrenti, mantenere una zona in cui non sei “né carne né pesce” o addirittura essere risucchiato nella zona infernale dei play-out. Vittoria, pareggio o sconfitta, 1X o 2, un incrocio pericolosissimo dal quale la squadra allenata da Dionisi deve uscire assolutamente senza altri incidenti di percorso, imboccando (si spera), finalmente la strada giusta. Non sarà facile, soprattutto se continueremo a vedere in campo un modulo che in due anni ha portato solo a fallimenti.
Ormai sembra chiaro che questa squadra non abbia gli uomini adatti per giocare con il tridente. Non funzionano gli esterni, anche se le aspettative erano altre, soprattutto per Di Francesco e insigne. Continuare ad insistere è quasi masochismo e si rischia di farsi molto male. Henry finora è stato preferito a Brunori. Sarà una scelta tattica dovuta al fatto che l’ex Verona è più centravanti rispetto all’italobrasiliano. Ma quest’ultimo nelle ultime due stagioni ha garantito 34 gol, 17 per stagione. Certi numeri non possono essere ignorati. Se l’attaccante non è più nei piani del Palermo il discorso cambia, ma non si spiegherebbero le convocazioni e le panchine. Scartando l’ipotesi che il club abbia smesso improvvisamente di credere in lui, resta una sola strada. Ed è quella che ha lasciato intuire Dionisi in una delle ultime conferenze, quando ha ribadito che in campo va chi si allena bene durante la settimana. E il riferimento era proprio all’attaccante.
Il giocatore andrebbe recuperato quindi, sempre che se ne abbia la voglia, psicologicamente. La medicina più appropriata si chiama “motivazione“. Quale motivazione migliore del campo? Ma è un cane che si morde la coda: quale modulo è più adatto a Brunori? Di certo non il 4-3-3, dove ha più senso giocare con una punta centrale che sia in grado di fare da sponda per gli esterni e di agire da centravanti puro. Cosa che non è Brunori. La soluzione migliore, probabilmente, sarebbe quella di schierarlo in un attacco a due, con un trequartista alle spalle (Ranocchia?). Ma ciò invaliderebbe la campagna acquisti e cessioni del Palermo che ha puntato molto sugli esterni.
Resta da capire cosa il City voglia fare in questo campionato. I tifosi hanno il mal di pancia, per l’ennesima stagione finora incolore che rischia di trasformarsi perfino in un incubo se la squadra continuerà a non vincere. Perché i play-out non sono lontani e il rischio di ritrovarsi in situazioni non preventivate non è impossibile. Vincendo contro la Sampdoria, grazie ai risultati di ieri, si farebbe invece un bel passo in avanti. Ma serve coraggio nel rivedere e superare certe convinzioni e certi integralismi che, come è ormai testato ampiamente, non stanno portando a nulla di buono.