Un nuovo parcheggio da circa 80 posti auto sorgerà a Palermo, proprio davanti all’ingresso dell’area giochi del Giardino Inglese. L’intervento, in una zona strategica tra via delle Croci e via Giorgio Castriota, rappresenta un primo passo verso la riqualificazione di uno degli spazi più controversi della città.

L’area, per anni abbandonata e simbolo del degrado urbano, è stata concessa dai proprietari in locazione alla ditta Guarena Srl, che ha già avviato i lavori di pulizia e sistemazione dopo aver chiesto legittimamente un nulla osta ex articolo 29 delle norme tecniche di attuazione. Il nuovo parcheggio sarà accessibile al pubblico con tariffa oraria e verrà realizzato con particolare attenzione all’integrazione ambientale. L’obiettivo è offrire un servizio utile per cittadini e visitatori che vogliono raggiungere il centro città o godersi una passeggiata al Giardino Inglese senza rinunciare all’uso dell’auto.
Sulle macerie di un capolavoro: il fantasma di Villa Deliella
Ma dietro questo progetto si cela una storia dolorosa. Il terreno su cui sorgerà il parcheggio è lo stesso dove, tra il 1905 e il 1909, Ernesto Basile progettò Villa Deliella per i principi Lanza di Scalea. Un gioiello dell’architettura Liberty che fu abbattuto nel novembre 1959, in una demolizione frettolosa che voleva evitare l’apposizione del vincolo della Soprintendenza. Quel gesto divenne il simbolo per eccellenza del “sacco di Palermo”, la devastante stagione di speculazione edilizia che negli anni ‘50 e ‘60 cancellò parte del patrimonio storico della città.

Da allora, il sito è rimasto perlopiù inutilizzato, fatta eccezione per la presenza di un autolavaggio e parcheggio abusivo, sequestrato nel 2018. Numerose proposte di riqualificazione si sono susseguite nel tempo, tra cui la ricostruzione della villa o la creazione di un museo dedicato al Liberty siciliano, ma nessuna ha trovato attuazione concreta.
Il progetto del parcheggio, quindi, è da considerarsi quantomeno provvisorio. In parallelo, la Regione Siciliana aveva stanziato tre milioni di euro per l’acquisizione dell’area e la creazione del Museo Regionale del Liberty, ma sono scaduti i termini per l’esproprio. In attesa che il progetto museo possa riprendere corpo, il parcheggio garantirà una maggiore fruibilità della zona, restituendo almeno ordine e decoro a un angolo della città troppo a lungo dimenticato.