Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla con una nota stampa condanna con fermezza l’episodio che ha coinvolto l’assessore comunale all’Emergenza abitativa, Fabrizio Ferrandelli, la cui abitazione è stata teatro, nella serata di ieri, dell’esplosione di una bomba carta. Un gesto che arriva a poche ore di distanza dall’incendio di un alloggio popolare in via Bronte, nel quartiere Borgo Nuovo, già colpito da atti vandalici e pronto per essere assegnato a una famiglia avente diritto.
«Desidero esprimere, a nome mio e di tutta la Giunta comunale, la più sincera solidarietà e vicinanza all’assessore Ferrandelli per il grave episodio che lo ha coinvolto – ha dichiarato Lagalla –. Si tratta di un fatto che condanniamo con la massima fermezza e che, indipendentemente dall’esito delle indagini in corso, non potrà in alcun modo intimidire o rallentare il nostro impegno».
Il sindaco ha sottolineato che il Comune resta in attesa degli accertamenti delle autorità per chiarire la natura dell’esplosione e verificare un eventuale collegamento con quanto accaduto a Borgo Nuovo. Ma, al di là delle indagini, Lagalla ha voluto lanciare un messaggio chiaro: «L’amministrazione comunale continuerà, insieme all’assessore Ferrandelli, a portare avanti con determinazione il percorso di legalità intrapreso nella gestione degli alloggi popolari. Non arretreremo di un passo. Restituire le case a chi ne ha diritto e contrastare le occupazioni abusive significa difendere un principio di giustizia sociale e tutelare un diritto sacro come quello alla casa».
Per il primo cittadino, il lavoro intrapreso dal Comune rappresenta una svolta necessaria dopo anni di immobilismo e rinunce: «Per troppo tempo, davanti a questi problemi, si è preferito voltarsi dall’altra parte. Noi, invece, abbiamo scelto di affrontarli con coraggio e responsabilità. È un percorso difficile, ma indispensabile per affermare la legalità e garantire equità a tutti i cittadini».
Lagalla ha infine reso noto di aver avuto un confronto diretto con il prefetto di Palermo subito dopo l’accaduto, confermando la linea di fermezza dell’amministrazione: «Ho già riferito al prefetto la nostra determinazione a proseguire senza esitazioni su questa strada. Palermo deve sapere che lo Stato e le istituzioni non si piegheranno davanti a nessuna forma di intimidazione».