È la regola del tre. Sono tre, a partita, i gol segnati dal Palermo alle sue dirette concorrenti per la promozione. Cinque invece le vittorie consecutive ottenute al Barbera, tornato a essere, finalmente, un fortino inespugnabile. E tre sono i gol realizzati da Ranocchia in tre partite da titolare. L’innesto di questo ragazzo a gennaio ha trasformato i rosa. Da incerto, senza identità tattica, il Palermo è diventato una squadra con una fisionomia precisa.
Corini ha capito che quel 4 3 3 puro non lo avrebbe portato da nessuna parte e che con il principe avrebbe potuto schierare un 4 2 3 1 più redditizio in fase offensiva e più equilibrato in quella difensiva. Anche ieri contro il Como è stata schierata quella che ormai si può considerare la formazione tipo che al netto di infortuni e squalifiche sarà quella che vedremo da qui alla fine del campionato. Già, il campionato, che adesso vede i rosa tra il terzo e il quarto posto e che sabato prossimo potrebbe addirittura regalare a Brunori e compagni una splendida seconda piazza con vista sul paradiso.
Sono tre infatti le squadre che otterranno la promozione e se fino ad un mese fa l’obiettivo era arrivare in una buona posizione per disputare i playoff, adesso si sogna la promozione diretta. Un sogno che si legge nei volti dei tifosi, finalmente inebriati dalle prestazioni della squadra.Quelle facce sorridenti, gioiose e orgogliose viste all’uscita dallo stadio.
Trentamila cuori che cantano, ballano e tifano, sono un patrimonio di poche società e il Palermo ce li ha. Anche questo un numero, importante come gli altri, che può disegnare la strada verso la serie A, quel percorso tanto spesso citato, adesso sì, tutto da godere.