In un’epoca in cui il mondo sta cercando di superare le divisioni e promuovere la pace, il Comune di Palermo esalta una figura militare, un combattente, un militare che ha lottato, armi alla mano, anche per la conquista di nuovi territori nel periodo del colonialismo. Invece di concentrarsi su “testimoni e costruttori di Pace” o comunque su personaggi che hanno dato orgoglio alla nostra terra, il Comune di Palermo dedicherà stamattina una piazzetta al comandante, soprannominato diavolo, Amedeo Guillet.
Saranno presenti il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla e il vicesindaco e assessore alla Cultura e Toponomastica Giampiero Cannella, ma anche i rappresentanti dell’Esercito e delle associazioni d’Arma. Non ci sarà, invece, il presidente dell’Ottava Circoscrizione Marcello Longo, che in una nota inviata alla stampa ha preso le distanze da tale decisione: “La scelta dell’Amministrazione Comunale di intitolare una parte della Via Ammirazione Rizzo (prossima a Via Cimbali) al “Comandante diavolo” Amedeo Guillet – dichiara Longo – tende ad esaltare – in modo del tutto inopportuno e fuori dal tempo – le qualità militari di un combattente con le armi e in battaglia, peraltro nel periodo del colonialismo italiano; ciò, allorquando – al contrario – oggi la società dovrebbe evidenziare le qualità etiche di testimoni e costruttori di Pace. Tengo a precisare, infine, – conclude il presidente dell’ottava Circoscrizione – che tale determinazione non è stata in alcun modo condivisa con l’VIII Circoscrizione, territorialmente competente e la cui sede è molto vicina allo spazio pubblico oggetto dell’identificazione“.