Si è spento all’età di 80 anni, dopo una lunga malattia, padre Giacomo Ribaudo, il prete antimafia, anche se lui stesso rifiutava questa definizione. La sua attività pastorale si è sempre distinta per l’impegno profondo nei quartieri più difficili di Palermo, dove per anni ha cercato di promuovere la giustizia sociale e la solidarietà contro la prepotenza e la criminalità organizzata.
Padre Ribaudo ha ricoperto il ruolo di parroco in diverse chiese di Palermo, tra cui la Magione, Maria Santissima del Carmelo ai Decollati, nel quartiere della Guadagna, e San Giuseppe a Villabate. Nel 1993, in un periodo di grande tensione per la Sicilia, segnato dalle stragi di mafia, ebbe il coraggio di rivolgersi direttamente ai mafiosi, esortandoli a convertirsi e abbandonare la via della violenza. Nonostante la delicatezza del tema, non esitava a parlare apertamente contro il sistema mafioso, denunciando anche le connivenze politiche e istituzionali. “Il nostro ruolo è culturale e sociale”, diceva spesso. “Mentre la repressione è compito dello Stato, noi parroci dobbiamo annunciare il Vangelo, difendere i deboli e promuovere la giustizia”.
Il suo messaggio era chiaro: la mafia va combattuta attraverso un’opera di educazione e sensibilizzazione culturale, capace di smantellare le radici di un sistema basato sulla paura e sull’omertà.
I funerali saranno celebrati lunedì 14 ottobre alle ore 10 presso la chiesa di San Giuseppe a Villabate. Sarà presente l’Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice.