Incredibile ma, a quanto pare, vero e anche lecito. Le isole ecologiche di Palermo non accettano elettrodomestici “cannibalizzati”. Per quanto fuori uso, i Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) devono essere conferiti integri. A confermare tutto ciò, dopo diverse segnalazioni sui social di cittadini indignati, è il presidente della Rap Giuseppe Todaro.
La questione è stata sollevata nei giorni scorsi da un utente sui social, indignato perché al CCR di via Nicoletti, a Palermo, gli impiegati della Rap si erano rifiutati di ritirare un frigorifero poiché privo del motore. “Hanno risposto che hanno queste disposizioni – scrive nel post su facebook – il frigo doveva essere intero. Ci siamo riportati il frigo. E’ normale?”. A quanto pare sì.
“l comma 4 dell’art.12 del d.lgs. 49/2014 – risponde a QdP il presidente Todaro – considera tra le casistiche di rifiuto del RAEE il caso in cui risulti evidente che l’apparecchiatura in questione non contenga i suoi componenti essenziali (come nel caso in discussione). Il comma si chiude testualmente “Al fine di garantire il corretto smaltimento di tali RAEE, essi dovranno essere consegnati dal detentore finale ai centri di raccolta, che provvedono alla gestione degli stessi sulla base delle modalità concordate ai sensi dell’articolo 15, comma 3, lettera c).Richiamando l’ultimo comma – precisa il presidente – questo cita: c) modalità di gestione dei rifiuti di cui al comma 4 dell’articolo 12, conferiti ai centri di raccolta, attraverso l’individuazione di impianti idonei, con oneri a carico dei produttori. Senza alcun tipo di interpretazione ciò vuol dire che l’utente deve affidarsi a pagamento ad una ditta privata. Per quanto mi riguarda, l’impiegato si è comportato secondo i dettagli della Legge”.
Solo elettrodomestici Raee integri, dunque. Se manca un componente, esso non può essere conferito nelle isole ecologiche. Pertanto chi vorrà smaltirlo dovrà pagare una ditta privata. Tutto ciò può sembrare assurdo, ma il decreto legislativo nazionale che disciplina proprio la materia parla chiaro. Anche il presidente della Rap mostra qualche perplessità sulla questione: “Noi ci stiamo attenendo alla normativa, anche se siamo consapevoli che il rischio che qualche cittadino possa non rivolgersi alle ditte private, abbandonando le carcasse in strada, c’è. Sarà pertanto mia cura approfondire la questione – conclude – cercando di trovare soluzioni alternative alla problematica”.