Non ce l’ha fatta l’antennista che qualche giorno fa si è sentito male mentre lavorava sul tetto di un palazzo in via Santa Maria Mazzarello, nel quartiere Altarello di Palermo. Salvatore Aurilio, 53 anni, è morto dopo quasi una settimana di agonia al reparto di terapia intensiva dell’ospedale Villa Sofia. Oggi è stata dichiarata la morte cerebrale.
Sul posto, lunedì pomeriggio erano intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e diverse volanti di polizia. I medici e gli operatori, saliti sul tetto attraverso la botola condominiale, lo avevano soccorso e intubato. Per il trasporto d’urgenza in ospedale, però, si era resa necessaria l’autogru dei vigili del fuoco. Ad intervenire il personale del Saf, il Nucleo speleo alpino fluviale.
Pare che l’uomo, al momento del malore fosse solo e che a trovarlo, privo di conoscenza, sia stato l’amministratore di condominio che gli aveva dato le chiavi per una riparazione. Dopo diverse chiamate senza risposta, il capo condominio è andato a cercarlo, trovandolo accasciato sul pavimento del tetto.

La polizia del commissariato Zisa-Borgo Nuovo ha avviato accertamenti per ricostruire con esattezza la dinamica della tragedia. In via Santa Maria Mazzarello è stata anche effettuata un’ispezione da parte dei tecnici dello Spresal dell’Asp per verificare il rispetto delle norme.
In seguito alla morte cerebrale di Aurilio, la famiglia ha scelto di donare gli organi.