Palermo e Monte Pellegrino: 10 curiosità che (forse) non conosci

In un reel pubblicato dalla pagina Palermo Rewind, dieci segreti del Promontorio più amato da Goethe

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Monte Pellegrino, il “Promontorio più bello del mondo” secondo Goethe, è uno dei simboli di Palermo. Ma quanti segreti nasconde davvero? Ecco 10 curiosità che in pochi conoscono.

1. Una scalata impervia fino al 1674

Prima che venisse costruita la famosa “Scala Nuova”, l’unico modo per raggiungere il santuario era attraverso ripidi sentieri. La scala attuale, in parte ricostruita dopo il terremoto del 1968, è più moderna di quanto si pensi!

2. Una strada costruita con pezzi di un palazzo storico

La strada carrabile che porta in cima esiste solo dal 1924. In uno dei tornanti vennero posizionate le colonne del Palazzo Monteleone, un tempo situato in Piazza San Domenico. Oggi si trovano ancora lì e vengono usate come panchine.

3. Le grotte e le caverne misteriose

Monte Pellegrino è pieno di grotte affascinanti, oltre alla famosa Grotta di Santa Rosalia e alle incisioni rupestri. Alcune hanno nomi suggestivi: l’Abisso della Pietra Selvaggia, la Grotta del Volo d’Aquila, la Grotta del Pidocchio (vicinissima alla strada, ma poco raccomandabile per l’esplorazione), la Grotta del Condannato e la Grotta dell’Addaura Caprara, scavata da un antico fiume sotterraneo.

4. Il santuario di Santa Rosalia era un tempio pagano

Prima di diventare un luogo di culto cristiano, la Grotta di Santa Rosalia era dedicata alla dea punica Tánit, divinità della fertilità e della luna. Un passato sacro che risale a civiltà antichissime.

5. Il tesoro nascosto di Santa Rosalia

Da pochi anni, nel santuario è stato aperto un piccolo museo che conserva il “Tesoro di Santa Rosalia”, una raccolta di ex voto e oggetti legati alla devozione della patrona di Palermo.

Foto di Guglielmo Gagliano Candela

6. Una statua parafulmine sulla cima

Nel 1665 venne collocata una grande statua di Santa Rosalia alta 6 metri sulla cima del monte. Purtroppo, i fulmini la danneggiarono più volte, tanto che l’ultima versione è in bronzo e appoggiata a un lungo bastone che funge proprio da parafulmine!

7. Il mistero della Dea di Monte Pellegrino

Nel muro del belvedere si trova incastonata una grande testa in pietra, nota come la “Dea di Monte Pellegrino”. Si presume sia un frammento della prima statua seicentesca di Santa Rosalia, andata distrutta nel tempo.

8. Un laghetto segreto accanto al Santuario

A pochi passi dalla Grotta di Santa Rosalia si trova il Gorgo di Santa Rosalia, un piccolo bacino naturale di grande valore per la biodiversità. Anche se Monte Pellegrino non ha sorgenti d’acqua, questo laghetto resiste nel tempo.

9. Un labirinto nascosto tra la vegetazione

Sulla “Piana di Mezzo” esiste un labirinto di pietra costruito con ben 2260 massi. Fu realizzato da Stefano Baldi e Marina Modica ed è raggiungibile seguendo alcune indicazioni sparse lungo il monte.

10. Il Castello Utveggio e il sogno mai realizzato della funivia

Il Castello Utveggio, con la sua elegante architettura rosa, sarebbe dovuto essere collegato alla città da una funivia. Il progetto, voluto dal cavaliere Michele Utveggio, non fu mai completato. Negli anni ’30 la classe politica dell’epoca pensò persino di lottizzare la montagna per costruire villette, e nel 1962 si pensò di realizzare aree di villeggiatura rivolte verso Mondello. Fortunatamente, tutto fallì e nel 1991 l’intera area è stata dichiarata Riserva Naturale, salvando il promontorio dal cemento.

Monte Pellegrino – Archivio Collura

Monte Pellegrino è molto più di un monte: è un libro di storia, un labirinto di misteri e un luogo sacro che resiste al tempo.