domenica, 17 Agosto 2025
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La squadra di Inzaghi ferma una rivale di Serie A con solidità e personalità. Rosa da completare ma già pronta a sognare in grande

Il Palermo visto a Cremona è tutta un’altra musica: un dolce preludio

Suonano a festa i violini a Cremona. Nella città di Stradivari e delle sue botteghe di liutai, ieri sera si è udita una dolce melodia rosanero. Una musica che da tempo non si percepiva e che ai tifosi piace tanto. Un suono che sa di speranza, di sogno e di ambizioni. Un Palermo autoritario ha imposto il pari a una compagine che si accinge a disputare la Serie A e che è guidata da un allenatore abile, specializzato in salvezze difficili. I rosa hanno mostrato solidità, piglio e voglia di fare la partita. Hanno messo in campo ciò che il loro allenatore, altro specialista ma in promozioni, aveva chiesto.

Difesa ben registrata, centrocampo capace di fare filtro e attacco pronto a colpire: queste le caratteristiche mostrate a Cremona. I nuovi arrivati, Augello e Bani, sono giocatori di categoria superiore; Giasy è un jolly d’attacco mai banale nelle sue giocate; Corona e Peda, rientrati alla base, due giovani su cui puntare per il futuro ma già utili per il presente. Una rosa che, con i rientri di Magnani, Gomes e Di Francesco, appare già pronta per affrontare il campionato, ma che deve essere ancora completata se davvero si vuole tentare una corsa solitaria verso il traguardo.

Riteniamo infatti che serva un giocatore di qualità a centrocampo, a meno che non si voglia attendere — ma a che prezzo — che Ranocchia si cali nel nuovo ruolo pensato per lui da Inzaghi. Bardi non è ancora giudicabile, anche se ci sembra un portiere in grado di garantire una certa sicurezza, ma un altro guardiapali è necessario e va preso in questa settimana di precampionato.

E poi c’è lui, Superpippo: un tecnico che ha esperienza da vendere, maturata in ogni campo d’Europa, e con idee di gioco non rivoluzionarie ma fatte di sostanza e pragmatismo. Qualità che da sole non bastano, certo, ma che sono utili in un torneo difficile come la Serie B.

Siamo in fiduciosa attesa degli arrivi dei due o tre elementi che completeranno l’organico (Veroli nelle prossime ore dovrebbe firmare) e di un inizio di campionato che possa essere l’alba di un trionfo finale. Intanto ci godiamo il passaggio del turno, con il dolce sapore del torrone cremonese e la melodia dei violini accarezzati dal vento che soffia sul Po.

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