Emozioni e rabbia collettiva al passaggio del corteo funebre di Paolo Taormina davanti al carcere Pagliarelli di Palermo, dove è detenuto Gaetano Maranzano, il 28enne che ha confessato di aver sparato al giovane sabato notte in via Spinuzza.
Il feretro, diretto al cimitero di Santa Maria di Gesù, è stato scortato da decine di motorini e auto con centinaia di persone che, dopo il funerale in Cattedrale, hanno voluto accompagnare Paolo fino all’ultimo saluto. Quando il corteo ha raggiunto il penitenziario, il dolore si è trasformato in un grido corale di indignazione.
Clacson, urla, e una frase che si è alzata più volte dal gruppo: «Indegno!». Ma a colpire tutti è stato un gesto inaspettato: alcuni detenuti, affacciati alle finestre del carcere, hanno applaudito al passaggio della bara bianca. Applausi brevi, secchi, come a rendere omaggio a un ragazzo ucciso per un atto di coraggio e probabilmente anche in segno di disapprovazione verso quel delitto privo di umanità e di dignità. Un applauso che ha attraversato le sbarre e ha commosso i presenti.