Palermo, concorso Rap: accolti sei ricorsi di autisti respinti

A difendere i ricorrenti, l'avvocato Nadia Spallitta che sta predisponendo ulteriori ricorsi nei confronti della partecipata del Comune di Palermo

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L'avvocato Nadia Spallitta ricorsi
L'avvocato Nadia Spallitta

Il tribunale del lavoro di Palermo, sezione lavoro, ha accolto negli ultimi tempi i ricorsi di sei candidati esclusi dalla prova orale del concorso Rap per l’assunzione di 46 autisti, dichiarando illegittima l’esclusione per la mancata adozione dei criteri di attribuzione dei voti. Ha pertanto disposto l’ammissione alla prova pratica dei ricorrenti condannando l’azienda. L’ultimo dei ricorsi è stato accolto nei giorni scorsi.

A difendere i ricorrenti, l’avvocato Nadia Spallitta che sta predisponendo ulteriori ricorsi nei confronti della Rap, relativi a candidati esclusi dalla prova preselettiva che ad avviso del legale si è svolta in maniera illegittima per vari motivi. Tra questi, uno è relativo alla composizione di concorso, fino ad ora rigettato dal Tribunale di Palermo in sede cautelare. “Intendo approfondire nei giudizi di merito – dichiara l’avvocato Spallitta -. In particolare, secondo le norme, le commissioni dei concorsi della Rap devono essere composte da dirigenti e figure apicali. Invece, la commissione del concorso per 46 autisti è composta da un componente di settimo livello che ha come superiori gerarchici l’8° livello, i quadri e i dirigenti. Secondo i giudici – continua il legale – è sufficiente avere un incarico di responsabile di unità organizzativa per essere considerati apicali. Ma è tipico delle mansioni del settimo livello avere questo tipo di responsabilità. Per cui, secondo questa tesi, i settimi livello potrebbero essere considerati tutti apicali. Con l’ulteriore conseguenza che un settimo livello, per cui non è nemmeno prevista la laurea, possa far parte di commissioni per selezionare quelli che diventeranno i suoi superiori. E cioè gli ottavi livelli, i quadri e anche i dirigenti. Auspico – conclude l’avvocato – che in sede di merito, possa essere accolta questa tesi difensiva”.